Per conquistare il consumatore bisogna conoscerlo, anticipare i suoi desideri, vivere le sue emozioni e intercettare i suoi bisogni più profondi. Martin Lindstrom, rivoluzionario del branding e guru del neuromarketing, attesissimo ospite della prima giornata del Philip Kotler Marketing Forum che si è aperto a Bologna, l’ha fatto davvero. Per mesi ha girato il mondo, ha passato giorno e notte al fianco dei potenziali clienti dei più grandi brand internazionali e ha analizzato la loro vita fino all'ultimo dettaglio. Perché il segreto, spiega Lindstrom, "sta nello spostare l’attenzione dai Big Data agli Small Data”: solo così si può evitare il rischio di “trovarsi davanti a tonnellate di dati, ma senza avere informazioni".
Lindstrom è un vulcano di idee. Incanta la platea del PKMF per più di due ore, poi ai microfoni di Tgcom24 anticipa quello che, secondo lui, sarà il futuro del marketing. "Ruoterà tutto intorno al personal branding - dice -. Quando faremo un colloquio di lavoro, non dovremo portare il cv o le referenze del nostro professore universitario. Dovremo dimostrare quanti follower abbiamo per provare quanto il nostro personal brand è efficace, perché stiamo per dare visibilità a quell'azienda e i nostri follower saranno tutti potenziali clienti".
Al centro della prima giornata di lavori, anche la rivoluzione digitale che sta trasformando il mondo del marketing. La realtà aumentata e la realtà virtuale sono alle porte e aprono nuovi scenari in grado di ampliare e potenziare le strategie delle aziende. Ma c'è anche il capitolo Blockchain, una tecnologia da sempre legate alle criptovalute che ora si presenta al mondo marketing e all'agroalimentare, in un approccio inedito incentrato sulla trasparenza e la visibilità.