Finora lʼautomobilista beccato a girare senza assicurazione obbligatoria sulla Responsabilità Civile pagava una multa salata da 848 a 3.393 euro. Ma ora, con il decreto fiscale approvato dal Senato, quella multa raddoppia e passa da un minimo di 1.680 euro a un massimo di 6.786 euro. Un salasso! Però necessario per scardinare le resistenze dei “furbetti” della RC Auto.
E non è finita, perché chi viene beccato due volte a circolare senza assicurazione rischia la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 45 giorni. In pratica, chi ha un furgoncino e ci lavora e non ha lʼRC Auto in regola… smette di lavorare. Anche perché unʼaltra pena accessoria è la sospensione della patente per due mesi. In sintesi: val la pena rischiare di circolare con un veicolo privo di copertura assicurativa obbligatoria? Soprattutto in considerazione del fatto che, nella maggior parte delle ex province italiane, i prezzi della RC Auto si sono considerevolmente abbassati.
Il gioco non vale la candela. Eppure secondo i dati ufficiali dell’ANIA, lʼAssociazione Nazionale delle Imprese Assicurative, in Italia è ancora elevato il numero dei veicoli non assicurati. Nellʼanno 2016 circolavano 2,9 milioni di vetture senza polizza, pari al 6,7% del parco circolante totale. Nel Sud Italia però la percentuale sale al 10%, contro il 4,3% del Nord e il 6,6% del Centro. La tendenza parrebbe però positiva: nel 2013, infatti, erano 3,5 milioni i veicoli senza assicurazione e nel 2014 ben 3,9 milioni.