Il morbillo colpisce sempre di più nel mondo. E anche in Europa. Nell'intero pianeta la malattia ha ucciso 110mila persone nel 2017, il 30% in più rispetto all'anno precedente, secondo un rapporto pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Allarmante la situazione anche nel Vecchio Continente, dove 60mila persone sono state colpite dal virus nel 2018.
La situazione sta degenerando in Europa in seguito alla crescita del movimento anti-vaccini, sostenuto dall'avanzata dei partiti populisti, secondo quanto rivela un'indagine pubblicata dal Guardian. I 60mila casi di quest'anno in Europa sono più del doppio di quelli del 2017 e il numero maggiore da inizio secolo. I morti sono stati 72, il doppio rispetto al 2017.
Secondo lo studio firmato dall'Oms, in Gran Bretagna si sono contati nel 2017 14,4 casi per milione di abitanti con vaccinazioni al 92%; in Serbia, con un tasso dell'86% i casi sono stati 640 per milione. In Italia, dopo il calo delle vaccinazioni nel 2014 i casi sono passati da poche decine a centinaia ogni mese.
E' già scattato l'allarme degli esperti dell'Unione europea: Vitenys Andriukatis, commissario alla Sanità a Bruxelles, parla di "irresponsabilità" dei populisti che lanciano "messaggi molto pericolosi" diffondendo dubbi sull'efficacia dei vaccini. E il Guardian cita espressamente il Movimento 5 stelle, che propose nel 2015 di bandire le vaccinazioni per presunti colelgamenti con malattie importanti come leucemia, immunodepressione, mutazioni genetiche, autismo.
D'altra parte il rapporto Oms inserisce proprio l'Europa, oltre all'America e al Mediterraneo orientale, tra le regioni dove la malattia è cresciuta di più. Secondo l'Oms, dal 2000 oltre 21 milioni di persone sono state salvate dalle vaccinazioni.
Scarsa copertura vaccinale - Il rapporto sottolinea che la media mondiale per la prima dose del vaccino è ferma all'85%, mentre per la seconda, necessaria a garantire l'immunizzazione, siamo al 67%.
"Ritorno del morbillo problema grave" - "Il ritorno del morbillo è un problema grave - ha affermato il vicedirettore dell'Oms, Soumya Swaminathan - con focolai in tutte le regioni, anche in Paesi che avevano raggiunto o stavano per raggiungere l'eliminazione. Senza sforzi per aumentare la copertura, e per identificare le popolazioni con livelli inaccettabili di bambini non vaccinati, rischiamo di perdere decenni di progressi".