Arriva nei cinema la storia dei Queen e di Freddie Mercury. "Bohemian Rhapsody". Il film diretto da Bryan Singer ("I soliti sospetti", "X Men") è il racconto realistico e coinvolgente degli anni precedenti alla leggendaria apparizione dei Queen al concerto Live Aid nel luglio del 1985, la performance che consacrò la band alla storia. Nei panni di Mercury c'è Ramy Malek (vincitore di un Emmy per la serie "Mr. Robot"). Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Un progetto tormentato, che ha impiegato dieci anni per vedere la luce, tra continui stop and go, cambi di protagonista, cambi di regia e difficoltà produttive. Difficoltà comprensibili perché la materia da trattare non era delle più semplici: un'icona assoluta del rock come Freddie Mercury, personalità tanto grande quanto complessa, che andava restituita nel modo migliore. Anche perché alla base del progetto ci sono gli stessi Queen, o meglio ciò che ne rimane oggi: Brian May e Roger Taylor.
Alla fine la scelta del protagonista è caduta su Malek. "Sapevo che i Queen erano un mito e Freddie un'icona e un eroe per tante persone, ma non avevo compreso completamente quanto fosse importante per tanta gente in tutto il mondo" dice l'attore. "Sono sempre stato un fan della band e di Freddie ma è stato solo quando mi sono messo a studiare per il ruolo che mi sono reso conto che loro hanno iniziato nei primi anni 70, quando avevano capelli lunghi, unghie laccate di nero e indossavano vestiti provocatorii - spiega -. Credo che molta gente identifichi Freddie con l'immagine degli ultimi anni, con i capelli corti, i baffi, la canotta e l'atteggiamento machista. E' stato incredibile scoprire tutte le sue versioni così come il suo lato più dolce".