Una volta era simbolo di potere. I faraoni la portavano addirittura posticcia, mentre nell’antica Grecia indicava virilità. Gli imperatori romani, invece, erano generalmente rasati. La barba è da sempre un tratto distintivo dell’uomo, componente di grande fascino e personalità, ha un alto valore estetico e - nei casi più riusciti - anche erotico. Se fino a pochi anni fa era praticamente demodé, ha poi vissuto un momento di grande revival. E adesso? Lo diciamo subito: nel 2019 saranno bandite le barbone lunghe ed esagerate. Sì a un progressivo corto, sempre curato.
LA BARBA CORTA – L’anno che verrà sarà caratterizzato dal ritorno dei visi sgombri ma non troppo. La barba sarà molto corta, appena accennata, sobria. Da un punto di vista strettamente tecnico, basterà settare il pettine tra il millimetro e mezzo e i tre. Oppure abbandonare il rasoio per due, tre giorni, prestando sempre attenzione che l’aspetto si mantenga armonico.
BAFFI E PIZZETTO - Particolarmente indicati per chi ha una barba a chiazze, i baffi costituiscono sempre la soluzione ottimale per quanti non prediligono la rasatura completa. Sarà molto in voga anche il pizzetto, favorito dal ritorno del mood anni ’90 che sta via via contagiando tutto il settore moda. Le linee non saranno troppo definite, l’effetto complessivo dovrà essere infatti di grande naturalezza, assolutamente non disegnato. Del tipo un po’ indomabile, in sostanza.
E GLI IRRIDUCIBILI DEL LUNGO? – La barba lunga sarà in lento declino ma il consiglio, per quanti proprio non riusciranno a separarsene, è quello di trattarla con estrema cura, scegliendo i prodotti giusti, come gli oli e la cera, e tenerla sempre pulitissima e ordinata, affidandosi al proprio barbiere per contenerla e per non farla crescere di troppi centimetri sotto il mento.