"Amazon è monopolista del sistema elettronico", aveva affermato - all'interno dell'approfondimento pomeridiano televisivo di Tgcom24 "Dentro i Fatti" - Francesco Boccia del Partito Democratico intervenuto nella fascia che affrontava il tema "Il lato oscuro del Black friday". "Basta ricevere un pacco di Amazon a casa - aveva aggiunto Boccia - per capire che dentro non c'è la fattura. Se un commerciante italiano spedisce qualsiasi oggetto ai clienti senza ricevuta fiscale, la guardia di finanza piomba nella sede di quel commerciante e se lo porta via".
Il colosso delle vendite online ha replicato così alle affermazioni dell'esponente del Pd: “A maggio 2015 abbiamo costituito la succursale italiana di Amazon EU Sarl che registra tutti i ricavi, le spese, i profitti e le imposte dovute in Italia per le vendite al dettaglio", si legge in una nota uffciale. "L’accordo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate, su questioni del passato, risale a dicembre 2017, due anni dopo la costituzione della stabile organizzazione. Ogni vendita al dettaglio effettuata su Amazon.it, viene registrata in Italia. Inoltre, dal 2010 abbiamo investito oltre 1,6 miliardi di euro e creato oltre 5.200 posti di lavoro in Italia.”
Francesco Boccia aveva quindi allargato il campo parlando anche agli altri colossi del mondo digitale. "I cento miliardi che Facebook dovrà versare all'Erario sono una cifra esigua perché il giro di affari in Italia è pari a molti miliardi di euro", aveva spiegato. "Se tutti i giganti del settore pagassero l'Iva nel nostro Paese, noi otterremmo 7 o 8 miliardi in più ogni anno". Infine aveva aggiunto: "Queste sono aziende con conti alle Cayman di decine e decine di miliardi. Non è un segreto: Apple ha una liquidità pari circa a 170 miliardi di euro. Sono numeri a cui non arriva un Paese democratico come il nostro".