A Roma sarà falchi contro storni. Il Comune ha deciso di assoldare diversi falconieri per mettere in fuga i troppi volatili che imperversano su alcune aree della Capitale, spaventando i turisti e riempiendo di guano strade e marciapiedi. A inizio settimana una parte del Lungotevere è stata chiusa per essere ripulita dalle deiezioni dei volatili, ma il lavoro degli uomini non basta più.
Dopo le pecore giardiniere ingaggiate per tagliare i prati romani e le rondini per catturare le zanzare, il Campidoglio decide dunque di ricorrere ancora una volta agli animali per lottare contro il degrado. Gli storni sul cielo di Roma sono decine di migliaia e vanno a trovare rifugio sugli alberi, sui tetti dei palazzi e sui monumenti. Falchi e falconieri interverranno su singole alberature, per "una soluzione cruely free, ecologica e naturale", come sottolinea l’assessorato all’Ambiente: i rapaci spaventano gli uccelli, li costringono ad alzarsi in volo e li allontanano dal posto dove si sono stabiliti. Parallelamente andranno avanti gli interventi con gli "stress call", ovvero quei suoni che infastidiscono gli uccelli e li fanno allontanare.