#LOSAPEVANOTUTTI

L'ombra del #metoo sulla musica indie: accuse a un organizzatore di festival e nasce l'hashtag #losapevanotutti

A denunciare le presunte violenze Federico Fiumani, leader dei "Diaframma"

© facebook

Non solo il cinema e la tv, ora l'onda del #metoo sembra aver travolto anche la musica indie italiana. A lanciare la bomba è stato Federico Fiumani, leader dei Diaframma, che sui social - pur senza fare nomi - ha puntato il dito contro un noto organizzatore di festival musicali: "Io non suono nei Festival organizzati da gente che picchia le donne, le manda all'ospedale, le tiene segregate in casa per due giorni, gli spegne sigarette in faccia e le aggredisce per strada".

Fiumani ha intenzione di andare fino in fondo alla questione, per fare giustizia e portare a galla una situazione che (da quanto si evince dai commenti) si protrarebbe ormai da anni. "Volevo aggiungere che in questi giorni la mia attività principale è scrivere a tutti i miei amici musicisti, agenzie di Booking, giornalisti, informandoli che c'è gente che, invece di stare in galera, organizza festival musicali", ha scritto l'artista. In ultimo ha lanciato una stoccata anche ai colleghi che, pur sapendo, avrebbero deciso di tacere pur di partecipare ai suoi eventi: "Se ci suonate sapendo che razza di m*** è l'organizzatore, avrete tutto il mio disprezzo".

#LOSAPEVANOTUTTI - Il post in poco tempo ha raccolto la solidarietà di moltissimi esponenti della musica indie e non solo, tutti riuniti sotto l'hashtag #losapevanotutti. Tra questi Emiliano Colasanti, discografico della 42 records, che ha confermato le accuse di Fiumani: "Persone vicine a noi e che avevano avuto problemi, anche seri, con il tizio in questione, ci hanno raccontato le loro storie e ci hanno lasciati sgomenti. Lorenzo (Colapesce) ha deciso di non suonare e la stessa decisione era stata presa da Marco (Cosmo), che Lorenzo ha coinvolto fin da subito [...]. Sono rimasto sorpreso anche io dal vedere che questa persona continua a lavorare come se nulla fosse".

Anche Vasco Brondi, su Facebook, ha annunciato di aver cambiato agenzia per l'organizzazione dei suoi live: "Vista la difficile e poco chiara situazione che si è venuta a creare in questi giorni [...] il nostro concerto in programma al Teatro della Corte di Genova sabato 15 dicembre sarà interamente ri-organizzato e prodotto dall’agenzia International Music & Arts, in collaborazione con il teatro stesso".

ASSISTENZA LEGALE ALLE VITTIME - Nel frattempo la blogger Carlotta Vagnoli ha avviato un'iniziativa per raccogliere le testimonianze delle donne molestate. "Con Bossy.it abbiamo tirato su una task force per tutte coloro che sono state molestate, con assistenza legale gratuita al fine di avviare provvedimenti giudiziari contro questa persona da parte delle vittime. Tutti sapevano ma nessuno ha fatto nulla. L’unico indirizzo email ufficiale per contattarci sul caso #losapevanotutti è losapevanotutti@gmail.com. Siamo con voi." ha scritto sui social.