un mercato che vale 93,4 mln di dollari

Assolombarda promuove "Non chiamatemi Jingle": il valore della musica nella pubblicità

Analisi e confronti tematici per inquadrare il contesto attuale e le prospettive di settore

© ufficio-stampa

"Non chiamatemi Jingle”. E' questo il titolo dell'evento in Assolombarda promosso dal Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Associazione che si inserisce nel palinsesto della Milano Music Week 2018. L’incontro è stato l’occasione per una riflessione in merito alle nuove dinamiche che il mondo della musica offre alla comunicazione di marca e per presentare una fotografia organica del mercato e dell’evoluzione del settore. I dati di IFPI parlano di un mercato musicale italiano da un valore totale pari a 93,4 mln di dollari, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente rispettivamente del +8,1% nel 2017 e del +6% nei primi 9 mesi del 2018.

“Come imprese dobbiamo cambiare marcia sui giovani, colmando da un lato il mismatch tra competenze e profili richiesti dalle aziende, e dall’altro tenendo aperte le porte delle nostre imprese ai talenti più meritevoli, sostenendo e coltivando capacità e creatività", afferma Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda. "Iniziative come questa hanno il merito di coinvolgere i giovani e avvicinarli al mondo del lavoro: conoscere la filiera della musica e scoprire i processi creativi che la legano alla comunicazione e alla pubblicità è, infatti, indispensabile per coloro che intendono entrare in questo settore”.

Per quanto riguarda le tendenze del mercato musicale italiano, è lo streaming a registrare un aumento consistente facendo segnare nel 2017 un +41%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un +31,2% nei primi 9 mesi del 2018 (fonte FIMI). E da uno studio PwC (PwC Global Entertainment & Media Outlook 2018/2022) emerge che il mercato mondiale delle sincronizzazioni, ovvero l’abbinamento tra un brano musicale e una produzione audiovisiva come spot pubblicitari e film, registra un tasso di crescita del 2,6% calcolato con una base actual (dal 2013 al 2017) e una stimata (che va dal 2017 al 2022). Anche in Italia migliorano, nel 2017, i numeri della revenue da sincronizzazione, che registra un +9% (fonte FIMI).

L’appuntamento è stato anche un’opportunità per capire come realizzare una campagna pubblicitaria che sfrutti appieno le potenzialità offerte dalla musica. A partire dai dati Nielsen, è emerso che le hit musicali aumentano del 20% l’attenzione, il coinvolgimento emotivo e il ricordo, ma non solo. Migliorano anche le visualizzazioni dell’annuncio pubblicitario, infatti, grazie alla colonna sonora, il video viene visto più volte dai consumatori e, così facendo, aumenta anche l’interesse per il messaggio dello spot. E, infine, secondo i dati Neuro-Insight, emerge che la musica giusta aumenta del 14% il ricordo di uno spot pubblicitario. Sono state individuate come estremamente performanti persino hit datate prima del 2000, i famosi golden oldies, che registrano un impatto ulteriore dell’8% rispetto a canzoni più recenti.

Nell’evento sono intervenuti Enzo Mazza, Presidente FIMI; Sergio Cerruti, Presidente AFI; DJ Shablo, Manager, produttore e talent scout; Federico Giorgio Marrano, Marketing Director Confectionary Nestlè; Michele Mariani, Executive Creative Director Armando Testa; Giancarlo Losciale, Director of Licensing Universal Music; Joanna Bartusek, Head of Brand e Advertising Management Unicredit S.p.A; Giampietro Vigorelli, Pubblicitario; Francesco Vigorelli, alias Jake La Furia, Rapper. ABC Production +, agenzia specializzata nella produzione pubblicitaria, ha supportato la realizzazione e il coordinamento creativo dell’evento. The Visual Agency, agenzia specializzata in infografica e data visualization, ha realizzato i materiali infografici e audiovisivi.

Il Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo di Assolombarda, formato da circa 350 imprese che operano nei comparti dell’editoria, dei servizi per la comunicazione d’impresa e dell’entertainment, ha come obiettivo quello di promuovere progetti trasversali che possano migliorare i modelli di business e favorire un adeguamento della preparazione dei giovani in un’ottica di ingresso in azienda più consapevole e mirato.