PER I NATI NEL 2019

Dl fisco, arriva il bonus bebè: +20% all'assegno dal secondo figlio

Confermate le due soglie di reddito per l'assegno, che sarà di 80 euro al mese per le famiglie con Isee fino a 25mila euro e raddoppiato con Isee sotto i 7mila euro

© ansa

Arriva con il decreto fiscale il rinnovo del bonus bebè per i nati nel 2019. La misura, inizialmente prevista con la Manovra, è contenuta nel decreto "omnibus" depositato in commissione Finanze del Senato e prevede una maggiorazione dell'assegno del "20% per ogni figlio successivo al primo". Confermate le due soglie di reddito per l'assegno che sarà di 80 euro al mese per le famiglie con Isee fino a 25mila euro e raddoppiato con Isee sotto i 7mila euro.

La misura vale 440 milioni di euro in due anni e il bonus vale per il primo anno di vita o di ingresso in famiglia dopo l'adozione.

Dallo stop al condono alle e-cig - Il decreto prevede inoltre anche lo stop al condono, con al suo posto la sanatoria degli errori formali, e una tassa dell'1,5% sui Money Transfer. Tra le altre misure previste anche un Fondo per le calamità, la detassazione per le sigarette elettroniche e interventi per Campione d'Italia dopo il fallimento del casinò.

Proprio per quanto riguarda Campione d'Italia, il testo propone la nomina di un commissario straordinario, che dovrà arrivare entro un mese e nei successivi 45 giorni metterà a punto un piano di interventi, lavorando in raccordo con la Regione Lombardia "al fine di superare la crisi socio-occupazionale del territorio". Previsti anche sconti fiscali per i guadagni in franchi svizzeri degli iscritti nei registri anagrafici di Campione, e per gli autonomi e i professionisti con studi nel Comune. Ai fini Irpef questi guadagni saranno calcolati in euro con una riduzione forfettaria del 30%.

Cala il peso delle rate - Rate meno "pesanti" per chi aderisce alla rottamazione ter. La commissione Finanze del Senato ha approvato l'emendamento M5s che consente il pagamento di importi più bassi aumentando da 10 a 18 il numero complessivo delle rate, con le scadenze che passano da due a quattro l'anno dal 2020. Nel 2019 si pagheranno quindi due rate ciascuna del 10% dell'importo (il 31 luglio e il 30 novembre). Poi ci saranno altre 18 rate, con quattro appuntamenti l'anno: il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.

Sanatoria per gli errori formali con 200 euro per anno - Via la dichiarazione integrativa speciale, arriva la sanatoria per le irregolarità formali. L'emendamento omnibus sostituisce per intero l'articolo 9, quello del condono, e introduce la possibilità di sanare gli errori formali "commessi fino al 24 ottobre 2018", data di entrata in vigore del decreto, con il versamento di "200 euro per ciascun periodo d'imposta cui si riferiscono le violazioni". Il versamento va fatto "in due rate" entro il 31 maggio 2019 ed entro il 2 marzo 2020.