Le Ong tornano in mare per "difendere i diritti umani" e garantire le operazioni di ricerca e soccorso dei migranti. E' l'annuncio congiunto di Sea Watch, Proactiva Open Arms e Mediterranea, le cui imbarcazioni sono già partite e nei prossimi giorni raggiungeranno le acque al largo della Libia. "L'intensa campagna di criminalizzazione contro le organizzazioni umanitarie ha raggiunto l'obiettivo di eliminare testimoni scomodi", ha affermato Open Arms.
Anche la nave italiana Mare Jonio fa parte della "flotta umanitaria" mobilitata per raggiungere le acque internazionali nel Mediterraneo centrale, dove svolgerà la sua attività di monitoraggio e "testimonianza della drammatica situazione in quella che è diventata la frontiera più letale del mondo".