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Venerdì sciopero dei medici: saltano migliaia di interventi

Per protestare contro le mancate assunzioni e il blocco del rinnovo del contratto fermo da 10 anni. Garantite solo le attività di urgenza

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I medici e gli anestesisti del sistema sanitario nazionale incorreranno le braccia venerdì 23 novembre. Lo sciopero è stato indetto da tutte le sigle sindacali, che chiedono il rinnovo del contratto nazionale, bloccato da dieci anni, la riduzione del carico eccessivo di lavoro e il finanziamento di almeno 3mila nuovi contratti di formazione specialistica. Si temono forti disagi negli ospedali italiani, con l'annullamento di migliaia di interventi.

Si stima che venerdì saranno rinviati circa 40mila interventi chirurgici e centinaia di migliaia di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche. "Saranno invece garantiti tutti gli interventi indifferibili e tutelati i pazienti fragili", ha assicurato il sindacato degli anestesisti rianimatori (Aaroi-Emac) che prevede un'ampia adesione.

"Questo sciopero è anche per i cittadini, danneggiati dalla mala gestione della sanità italiana - afferma Alessandro Vergallo, presidente Aaroi-Emac -. Il Ssn deve continuare a garantire a tutti il diritto alla salute, anche attraverso la tutela del personale che vi lavora e il rispetto del contratto e dei diritti fondamentali dei lavoratori che talvolta vengono violati".

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