Roma, dopo lo sgombero di Baobab migranti in strada: "Calpestati tutti i diritti"
Dopo l’operazione voluta dal ministro Salvini "Quarta Repubblica" racconta la situazione degli sfollati
È stato sgomberato il 13 novembre scorso il
centro d’accoglienza romano
Baobab dove trovavano rifugio famiglie italiane disagiate e immigrati. Dopo ‘l’operazione ruspa’ voluta dal ministro dell’Interno
Matteo Salvini, la situazione non sembra essere migliorata. Anzi: le condizioni delle persone che vivevano nel campo sono sensibilmente peggiorate.
Alcuni, che si rifugiavano nelle tende da campeggio del Baobab, si sono spostati oltre la strada, a 400 metri da dove vivevano prima dello sgombero.Altri dormono a terra, non hanno un tetto sulla testa e con il freddo che avanza, rischiano la vita. “Questa è una violazione dei diritti dell’uomo”, si lamenta un anziano dal marcato accento romano che si è accampato come può tra materassi dismessi e mobili abbandonati.
Il dato importante che emerge, però, è che degli oltre
100 stranieri presenti nel campo, quelli che erano stati condotti in questura per gli accertamenti di polizia,
108 sono stati
rilasciati poiché possedevano i regolari permessi per circolare e vivere sul territorio italiano.
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