"Transmissions", a Ravenna alla ricerca di nuove frontiere sonore
Dal 22 al 24 novembre lundicesima edizione del festival di musica contemporanea e sperimentale organizzato da Bronson produzioni
"Follow the sound" è il titolo scelto per l'undicesima edizione del Transmissions, festival diretto da Chris Angiolini, patron di Bronson Produzioni. Dal 22 al 24 novembre a Ravenna verrà proposto il risultato di un nuovo percorso alla ricerca delle traiettorie più coraggiose delle nuove frontiere sonore proveniente da tutto il mondo. Quest'anno il viaggio avviene attraverso tre diversi continenti (Europa, America, Africa) con protagonisti come Carla Bozulich, Jerusalem in My Heart, Martin Bisi, Eric Chenaux, Jessica Moss.
Il programma si dipana tra il quartier generale di Bronson, Bronson Club e l’adiacente Bronson Cafè, e gli spazi delle Artificerie Almagià.
Si parte dal Canada, grazie al suono della Constellation Records, rappresentato da Carla Bozulich, con il suo art-punk etico, Jerusalem in My Heart, ponte sonoro tra mondo occidentale e arabo, Eric Chenaux tra forma e caos chitarristico, Jessica Moss (già membro dell’ensemble Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra) con gli intrecci di folk e dronescape. Insieme a Carla Bozulich e al violoncellista italiano Francesco Guerri, Jessica sarà inoltre protagonista di uno special set venerdì 23 novembre all’Almagià.
Protagoniste anche le sonorità cinematiche di Cindy Lee, alter ego queer di Patrick Flegel (già frontman dei disciolti Women), mentre dal Nord America arriva il suono evocativo della producer dell’Indiana Haley Fohr, sotto lo pseudonimo Circuit des Yeux (il suo "Reaching for Indigo" è stato inserito dal Guardian tra i migliori dischi del 2017) e quello graffiante della New York underground a cui Martin Bisi (produttore tra gli altri di Sonic Youth, Swans, John Zorn e Afrika Bambaataa) ha saputo dare voce con il suo progetto BC35 (edito da Bronson Recordings).
Dall'Africa irradierà Ravenna l’elettronica primitiva di Tarkamt, progetto solista del polistrumentista egiziano Cherif El-Masri, e quella afro-futurista di Ammar 808, progetto del producer tunisino Sofyann Ben Youssef, che si contamina attraverso differenti tradizioni musicali antiche (dal räi algerino alla cerimoniale gnawa, eredità degli schiavi neri).
Dall’Europa sarà invece la volta del songwriting grezzo ed emotivo di Daniel Blumberg; di quello impro e minimalista dello scozzese Richard Youngs, ma anche dell’esplosivo mix tra post-punk e garage dei DUDS da Manchester, oltre alle uniche due presenze italiane del festival: le improvvisazioni percussive di Dorella Mongardi Shooting Unit di Bruno Dorella (OvO, Bachi Da Pietra, Ronin) e Paolo Mongardi (Zeus!, Fuzz Orchestra, Fulkanelli), progetto creato in esclusiva e il blues-folk dei “padroni di casa” Comaneci, trio ravennate guidato dalla voce di Francesca Amati.
Ecco la programmazione nel dettaglio:
giovedì 22 novembre
c/o Bronson Club, Bronson Cafè
CARLA BOZULICH (US)
MARTIN BISI PLAYS BC35 (US)
JESSICA MOSS (CA)
DUDS (UK)
DORELLA MONGARDI SHOOTING UNIT - Adventurous Percussion Duo (IT)
venerdì 23 novembre
c/o Artificerie Almagià
DANIEL BLUMBERG WITH BILLY STEIGER (UK)
RICHARD YOUNGS (UK)
COMANECI (IT)
ERIC CHENAUX (CA/FR)
CINDY LEE (CA)
CARLA BOZULICH / JESSICA MOSS / FRANCESCO GUERRI - Special set (US/CA/IT)
sabato 24 novembre
c/o Artificerie Almagià
AMMAR 808 (TN)
NICK ZINNER / FRANCESCO DONADELLO - Special project (US/IT)
JERUSALEM IN MY HEART (CA)
CIRCUIT DES YEUX (US)
TARKAMT (EG)
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