Venezia, ladro arrestato grazie a un algoritmo: ha predetto il reato
La polizia si trovava già nella zona dove ha agito il malvivente: gli agenti avvisati da un "alert"
Un uomo di 55 anni è stato arrestato dalla polizia di Venezia per furto aggravato. A chiamare le forze dell'ordine il portiere di un hotel che ha sorpreso un uomo all'interno del bar dell'albergo. Gli agenti sono riusciti a prendere il malvivente perché si trovavano già in zona alle 3.45 di notte quando è arrivata la segnalazione. Coincidenza? No, tutto merito di un algoritmo. La questura di Napoli ha elaborato "X-Law", un sistema che permette di prevedere i reati. Il software è stato presentato alla questura del capoluogo veneto dove ha già portato i primi risultati.
X-Law si basa su un sistema che permette di prevedere un risultato. La questura di Napoli ha elaborato il software basandosi sulle denunce fatte alla Polizia di Stato e individuando dunque i luoghi dove è maggiore l'incidenza dei reati. In questo modo si è in grado di riconoscere la "serialità" che consente a X-Law di prevedere i reati.
Il sistema ha permesso alla polizia di Venezia di arrestare il ladro prima del compimento del reato: l'uomo, dalle dichiarazioni del portiere, aveva sfondato la porta e si stava dirigendo verso la cassa. Accortosi di essere stato scoperto ha tentato la fuga e si è diretto verso la zona riservata ai taxi, dove però ha trovato gli agenti. I poliziotti che hanno fermato il ladro si trovavano già in zona grazie a un "alert" segnalato da X-law, che prevedeva tra le 3 e le 4 del mattino la possibile commissione di un reato in un esercizio. Negli uffici della Questura è emerso che sull'uomo gravavano specifici precedenti per reati contro il patrimonio: è stato denunciato per furto aggravato.
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