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Studente malato di mielodisplasia non può andare a scuola: metà classe non è vaccinata

A "W l'Italia" la madre spiega come le maestre no vax e gli altri alunni mettano a rischio ogni giorno la vita di suo figlio

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Eugenio era un ragazzo come tanti fino a quando durante una partita di calcetto non si è accasciato a terra all'improvviso. La madre racconta a " W l'Italia" che i medici gli hanno diagnosticato la mielodisplasia il cui unico trattamento è un trapianto di midollo osseo.

Eugenio si è sottoposto all'operazione, ma ora per lui c'è un nuovo pericolo in agguato. Dopo un anno dal trapianto è un ragazzo immunodepresso e "Per lui anche un'influenza è pericolosa" spiega la madre.

Anche se guarito dalla mielodisplasia, il ragazzo non è potuto rientrare a scuola. "Metà classe, addirittura metà scuola, non è vaccinata o non è in regola con le autocertificazioni", racconta la madre. "La legge Lorenzin è fatta male: pagando una ammenda da 100 a 500 euro puoi aggirare l'obbligo della vaccinazione. A me piacerebbe conoscere quanti hanno pagato l'ammenda e se hanno fatto controlli sulle vaccinazioni" continua la donna.

"Io ho conosciuto maestre no vax: è una cosa gravissima. Io ti reputo pericolosa per la vita di mio figlio. Chiedo allo Stato di tutelarmi dall'egoismo sociale, dalla follia che alla fine diventano delinquenza", commenta la madre.

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