Ce ne siamo accorti poco, ma è già tempo di cambiare le gomme e passare a quelle invernali. Dal 15 novembre, infatti, la legge prevede che gli pneumatici da montare sugli autoveicoli ‒ sulle strade dovʼè previsto lʼobbligo! ‒ siano quelli a mescola più morbida cosiddetti termici o invernali. Per riconoscerli, il simbolo che lo pneumatico deve riportare è quello della montagnola a tre vette dentro un triangolo.
Eppure le temperature alte di questi giorni e lʼautunno mite che stiamo vivendo allontanano la necessità del cambio gomme. Il clima che fa le bizze crea altri problemi: piogge torrenziali, alluvioni, frane, ma questo è tuttʼaltra questione. Invece è la temperatura il metro dirimente per il passaggio dalle coperture estive a quelle invernali: quando si scende sotto i 7° C, è preferibile avere le gomme invernali per una maggior sicurezza. Sotto i 7 gradi le gomme estive tendono a seccarsi, e così allungano la frenata, aumentano i consumi di carburante e cʼè il rischio che sulla gomma si formino pericolose crepe. Non solo, ma il profilo del battistrada non è adatto a espellere fango e neve (reggono bene il bagnato invece).
Che fare allora? Con i 20° C registrati in questi giorni in buona parte della penisola, ci sarebbe da dire: “okay, il cambio gomme lo sposto più in là, a dicembre”. Ma attenzione a non trovarvi poi di fronte a solerti funzionari dellʼordine che vi facciano notare come il mancato rispetto dell’obbligo di circolare con gomme invernali (oppure con catene a bordo) dal 15 novembre al 15 aprile, viola il codice della strada (articoli 7 e 14), col rischio di una multa che va da un minimo di 41 euro nei centri abitati fino ai 335 euro se si circola in autostrada o strade veloci extraurbane.
La soluzione? Pianificare il viaggio. Per entrare in vigore lʼobbligo delle gomme invernali, occorre lʼordinanza del gestore della strada che andrete ad affrontare (Anas, Autostrade, i comuni, le ex province). Se cʼè lʼordinanza di obbligo, allora bisogna avere le coperture invernali, altrimenti si è in difetto. Ma se lʼordinanza non cʼè ‒ e molti comuni italiani non la emetteranno in questi giorni viste le temperature alte ‒ allora non cʼè da preoccuparsi. Per il momento! Viste le bizze del clima, è possibile che il Generale Inverno faccia capolino da un momento allʼaltro e i comuni dirameranno le nuove ordinanze di notte, in fretta e furia, per correre ai ripari!