La Corte di Cassazione ha concesso alla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, in carcere per la strage di Erba, di poter effettuare nuovi accertamenti sui reperti torvati sul luogo del delitto. Nella strage furono uccise quattro persone, tra cui un bambino di due anni, mentre una quinta, Mario Frigerio, riuscì a sopravvivere e divenne il testimone principale contro Olindo e Rosa. Mario Frigerio è morto alcuni anni fa.
Secondo i difensori della coppia, rimane più che uno spiraglio per poter arrivare a una revisione della sentenza nelle pieghe delle motivazioni con cui la Cassazione ha respinto la richiesta di incidente probatorio sui reperti (un accendino, un mazzo di chiavi, formazioni pilifere ed altri) sottolineando, però, la possibilità di ricorrere alla formula dell'accertamento irripetibile con la "necessità di un avviso al pm" affinché possa nominare suoi consulenti.
"Cosa che faremo - spiega uno di legali dei coniugi Romano, Fabio Schembri - anche se, prima della decisione della Cassazione, alcuni reperti sono stati distrutti dalla cancelleria della Corte d'Assise di Como: ne rimangono altri presso il Ris e l'Università di Pavia".