A tavola

Gli alimenti per combattere la stanchezza dell’autunno

Il cambio di stagione può farci sentire particolarmente affaticati, ma ci sono cibi che aiutano a fare il pieno di energia

Il cambio di stagione è un momento critico per il nostro organismo, in cui capita con frequenza di sentirsi stanchi e privi di energia. Per fortuna l’alimentazione può aiutarci a combattere queste sensazioni di stanchezza, a patto di scegliere i cibi giusti, da non farsi mai mancare e da alternare tra loro per un apporto equilibrato di tutti i nutrienti necessari. Ecco allora alcuni alimenti energizzanti, per fare il pieno di vitalità senza cadere in inutili eccessi.

LE QUANTITÀ – Innanzi tutto, ricordiamo che mangiare tanto non vuol dire avere più energia. Al contrario, eccedere con il cibo può sortire l’effetto opposto: un pasto troppo abbondante e una digestione laboriosa si accompagnano spesso a sonnolenza e senso di affaticamento generale. Un pasto troppo frugale, invece, può lasciarci senza “carburante” proprio quando ne avremmo più bisogno. L’equilibrio sta nel mezzo: ciascuno deve trovare la propria misura, anche in accordo con le abitudini quotidiane e al tempo che si riesce a dedicare all’attività fisica. In linea di principio, è opportuno non saltare mai i pasti, a cominciare dalla prima colazione; dedicare la giusta attenzione al pranzo di mezzogiorno, specie se si mangia al lavoro e si ha poco tempo, e non eccedere la sera, anche se per molti la cena è ormai il pasto principale della giornata.

GLI ALIMENTI DA NON FARSI MANCARE: LA FRUTTA - E’ il modo più facile e gustoso per assicurare al nostro organismo le vitamine e i sali di cui ha bisogno. Una bella spremuta di agrumi, un centrifugato e un estratto (anche mixando frutta e verdura), una macedonia condita con succo di limone, sono una sana abitudine a cui non rinunciare. In particolare possiamo contare sulle banane, ricche di potassio e magnesio, per avere a disposizione energia di pronto utilizzo: un frutto consumato come spuntino migliora l’umore, rilassa, calma il languorino, e ci rimette subito in pista.

GINSENG – Le virtù energizzanti e stimolanti di questa radice orientale sono note da secoli: è utile a chi soffre di pressione bassa e di cali di energia e può essere consumato sotto forma di integratore oppure in alternativa al caffè. Chi ha difficoltà ad addormentarsi deve usare qualche cautela e limitare l’assunzione alle ore del mattino, perché il ginseng può acuire i disturbi del sonno.

FRUTTA SECCA E SEMI OLEOSI – Consumata in piccole quantità, per non eccedere con l’apporto calorico, una piccola manciata di mandorle, noci o anacardi è un vero pieno di energia. Si può consumare a colazione, aggiunta a uno yogurt magro, oppure mescolata all’insalata o ancora da sola, come spuntino spezza fame.

CIOCCOLATO FONDENTE – E’ il più classico dei rimedi contro i cali bruschi di energia. Il cacao contiene teobromina, una sostanza simile alla caffeina: aumenta la resistenza alla fatica ed è ricco di antiossidanti utili per combattere lo stress cellulare. Un quadratino di fondente è utile anche per aumentare i livelli di serotonina, il neurotrasmettitore che favorisce il senso di benessere e appagamento. L’importante è limitare la quantità a una dose modica quotidiana (circa 20-30 grammi), per non litigare con la bilancia.

QUINOA – E’ un seme-cereale senza glutine: il suo elevato contenuto proteico (circa 14 g di proteine per 100 g di prodotto) ne fa un’ottima fonte di energia a rilascio graduale che non appesantisce la digestione. Si può consumare a colazione insieme a latte vegetale e un pizzico di cannella o vaniglia per addolcirne il sapore, oppure ai pasti principali, insieme ad altre verdure crude o cotte, o in alternativa a carne e pesce, sotto forma di hamburger o polpette vegetali.

PASTA E CEREALI INTEGRALI - I carboidrati complessi sono un’ottima fonte di energia e di buon umore per affrontare la giornata di lavoro. Basta consumarli in quantità ridotte, per controllare l’apporto calorico, e in abbinamento a condimenti semplici. Il momento migliore è il pasto di mezzogiorno: in questo modo l’energia che forniscono viene bruciata più facilmente, minimizzando il rischio di vederla trasformarsi in grasso.

SALMONE -Un bel trancio di salmone fresco, cotto in modo semplice, è un’ottima fonte di Omega 3, i grassi “buoni” che danno vitalità e combattono i radicali liberi.

UOVA – Sono ricchissime di vitamina B che aiuta a trasformare rapidamente il cibo in energia. L’importante sceglierle di ottima qualità, verificando che siamo freschissime e provengano possibilmente da allevamenti bio. Attenzione anche alla quantità: un paio di volte a settimana sono sufficienti.

ACQUA – Anche se non tutti lo sanno, il fatto di non bere abbastanza aumenta il senso di stanchezza: anzi l’affaticamento generale è uno dei primi sintomi di disidratazione. Resta valido il classico suggerimento di tenere a portata di mano una bottiglia da un litro e mezzo e svuotarla nell’arco della giornata.