RIVELAZIONE SHOCK

Clio, moglie di Lele dei Negramaro mostra una cicatrice in testa: "Quello che non uccide fortifica"

Con uno scatto social shock la Evans rivela di aver subito un'operazione e ne mostra i segni

Ha commosso tutti con i suoi post di incoraggiamento e le dichiarazioni d'amore per il marito Lele Spedicato dei Negramaro e adesso Clio Evans, classe 1981, moglie di Lele e in attesa di un figlio da lui, svela sui social il suo dramma personale mostrando uno scatto shock. Nell'immagine che la donna ha pubblicato si vede una grossa cicatrice sulla sua testa: "Quello che non uccide fortifica.." scrive.

Adesso che Lele Spedicato è fuori pericolo, dopo essersi sentito male a bordo piscina a metà settembre e ricoverato d'urgenza per una emorragia cerebrale, Clio può parlare e spiegare. Spiegare perché ad esempio, durante il ricovero del marito aveva scritto un post piuttosto criptico in cui lasciava intendere di aver vissuto altri problemi legati alla salute: "Già due volte, per esperienze personali, la natura, il corso degli eventi mi hanno messa davanti all’ineluttabilità della vita. E alla consapevolezza della fragilità umana. Ma adesso è diverso perché lo STOP/PAUSE è accaduto alla persona più bella che io abbia mai conosciuto, al mio presente, al mio futuro. Al mio tutto. All’Amore in persona". La moglie di Spedicato non aveva però dato nessuna altra indicazione a proposito. Adesso per lei sembra essere giunto il momento di farlo.

Accanto alle foto che la ritraggono con la sua cicatrice in testa scrive, seppur senza entrare nel dettaglio dell'operazione subita: "Era tanto che pensavo di mostrare questa cicatrice ma ogni volta c’era qualche lavoro da fare e non so perché persino un senso d’imbarazzo con cui confrontarsi. Ma quale imbarazzo? Quello che non ci uccide ci fortifica! Ora la espongo come gesto di solidarietà verso il mio amore Lele e verso coloro che stanno lottando per la guarigione. Con il giusto atteggiamento possiamo auspicare a superare le difficoltà che la vita a volte ci mette davanti. Ce la feci allora e ce la stiamo facendo adesso grazie al cielo, passo dopo passo".