Bari, 8 casi di morbillo in ospedale: c'è il sospetto che l'infezione sia partita dalla figlia di no-vax
Tra i contagiati c'è anche un bimbo di 11 mesi, ricoverato nello stesso reparto per otite e ora alle prese con una malattia molto grave. L'Osservatorio epidemiologico: nessun allarme
Otto casi di morbillo già accertati, un nono molto probabile, e il rischio che possano essercene altri. Un nuovo allarme proviene dall'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Il contagio, secondo quanto ricostruito in queste ore, potrebbe essere stato innescato dal figlio di genitori "no-vax". Il focolaio epidemico sarebbe però scoppiato anche per via della tardiva applicazione dei protocolli previsti dalla legge.
Il "caso indice", quello da cui tutto è cominciato presso l'ospedale pediatrico "Giovanni XXIII" di Bari, non sarebbe stato segnalato per tempo alle autorità di igiene pubblica. Una bambina di 10 anni, figlia di genitori anti-vaccinisti, potrebbe dunque aver innescato una catena di contagi. Che ha riguardato anche un bimbo di 11 mesi, ricoverato nello stesso reparto per otite e ora alle prese con una malattia molto grave.
Ma l'Osservatorio epidemiologico rassicura: "Nessun allarme" - "Non c'è nessun allarme epidemia di morbillo in Puglia - dice però Cinzia Germinario, responsabile dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia -. Basta il ricovero di un bambino, come accaduto in questo caso, per innescare una normale catena di contagio tra i non vaccinati perché il morbillo è una patologia altamente contagiosa".
"La situazione non è preoccupante - precisa - ma comunque queste cose non dovrebbero accadere. I no-vax devono capire che portano malattie anche in ospedale a chi non ha coperture vaccinali e quindi non si ferma la catena di contagio".
"La Puglia, però - assicura la responsabile dell'Osservatorio Epidemiologico - è un'isola felice, con soli 87 casi di morbillo dall'inizio del 2017 mentre nel resto d'Italia se ne sono registrati circa 4mila nel 2017 e oltre 2.500 nel 2018, anche con decessi".
In Puglia la percentuale di popolazione fino ai 15 anni è dell'87% e arriva al 92% quella dei bambini fino ai 6 anni di età, tra le più alte del Paese.
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