"Sono stata assolta perché i giudici hanno riconosciuto che ho sempre e soltanto lavorato per il bene della mia città", Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, commenta la sentenza di assoluzione al processo sulla nomina di Renato Marra alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. "Solo chi non fa non sbaglia", assicurando che d'ora in poi "darò ancora di più" alla città.
In un'intervista al Il Messaggero, la Raggi spiega che "non è passato giorno in questi due anni e mezzo" dall'elezione a sindaco "che non abbia dato tutta me stessa per la mia città. Ho capito che un buon amministratore deve armarsi di pazienza e caparbietà per superare ostacoli imprevisti". Alla domanda se si sarebbe davvero dimessa in caso di condanna, però, glissa: "Sono sempre stata convinta che mi avrebbero assolta e ho agito nell'esclusivo interesse della mia città. E questa convinzione mi ha spinto ad andare avanti con la serenità di chi sa di aver fatto tutto correttamente".
In un'altra intervista, al Fatto Quotidiano, invece, si toglie qualche sassolino dalle scarpe e attacca il ministro dell'Interno: "La Lega aveva provato a lanciare un'Opa su Roma, ma ha fatto davvero male i conti. Speravano di arrivare prima della scadenza della mia giunta per raccogliere i frutti di quello che abbiamo seminato in questi due anni e mezzo. Il Carroccio ora dovrebbe pensare a rispettare il contratto di governo. Per esempio, noi vogliamo più soldi e poteri per Roma".
Il sindaco spiega quindi che "noi abbiamo chiesto 180 milioni per rifare le strade della città. Si impegnassero ad approvare un emendamento apposito alla manovra: me lo aspetto io e se lo aspettano tutti i romani. E non solo: Salvini si è impegnato a mandare a Roma 250 uomini delle forze dell' ordine. I cittadini non si accontentano delle promesse: ci aspettiamo questo piccolo ma importante aiuto".
Infine, dopo l'assoluzione, la Raggi parla del domani: "Innanzitutto si riparte raccogliendo i frutti di quello che abbiamo fatto. Dopodiché il nostro faro resta il programma con i suoi obiettivi. Chi si impegna a raggiungerli resta con me, chi non lo fa è fuori". E quando le si fa notare che la Città Eterna continua ad avere eterni problemi e che la popolarità del sindaco è in netto calo, replica: "I cittadini li ascolto ogni giorno e hanno sempre ragione. I conti si fanno alla fine".