Katana, Ryuyo e le altre meraviglie Suzuki
Versione nero carbonio per la nuova Katana
Tre modelli uno accanto allʼaltro, a misurare lʼevoluzione di un unico concetto: quello che sta dietro a Suzuki Katana. La nuova sportiva giapponese è protagonista al padiglione 22 della Fiera milanese: la prima Katana è il modello 1100 del 1981, da cui tutto ebbe origine, poi cʼè la Katana 750 del 1984 con faro a scomparsa e infine il modello lanciato in questi giorni in unʼaggressiva colorazione nera.
Il design è il primo motivo di fascino della moto. La linea è affilata, proprio come quello della spada ‒ Katana, appunto ‒ da cui prende il nome, con il cupolino dʼispirazione racing e la modernità del faro anteriore a LED, tecnologia impiegata anche per la luce posteriore e le frecce. La versione nera che vediamo a Eicma ha poi il parafango anteriore in carbonio, le pinze freno rosse e uno speciale rivestimento bicolore della sella, ma la linea accessori della nuova Suzuki Katana è ricchissima di particolari che possono personalizzare la moto. Per lʼuso turistico, ad esempio, ci sono le manopole riscaldabili e il confortevole parabrezza fumé.
Il motore della Katana è il 4 cilindri Euro 4 di derivazione GSX-R1000, che sviluppa 150 CV. Nella dotazione di serie ci sono: il controllo elettronico della trazione, il Suzuki Easy Start System con assistente di guida ai bassi regimi, così da facilitare avviamenti e partenze. Il top sportivo presente a Eicma 2018 è però rappresentato dalla strabiliante Ryuyo, superbike di pura vocazione racing che sarà prodotta in appena 20 esemplari (30.000 euro al pezzo) e realizzata con il meglio della componentistica presente sul mercato.
Gli appassionati di fuoristrada potranno inoltre ammirare la nuova RM-Z250 2019, che si aggiorna sulle orme della sorella 450. I più giovani invece apprezzeranno la GSX-S750, proposta in versione depotenziata da 35 kW per consentirne la guida ai titolari di patente A2.
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