Roberto Bonati racconta il festival "Parmafrontiere"
Jazz Meeting incontra il direttore artistico
Il festival "Parmafrontiere", giunto alla 23esima edizione, si è aperto con un concerto dedicato a Misha Alperin, pianista e compositore moldavo, ma trapiantato da molti anni a Bergen in Norvergia. Misha non c'è più e a ricordarlo nel concerto di Parma ci hanno pensato due "compagni di viaggio" nella leggendaria avventura del Moskow Art Trio: Sergej Starostin e Arkady Shilkloper, con Eveliva Petrova grande fisarmonicista e moglie di Alperin e l'eclettico percussionista Roberto Dani. Roberto Bonati, direttore artistico del festival è il nostro gradito ospite questa settimana a "Jazz Meeting".
"E' stato bellissimo ricordare Misha davanti a così tanta gente - dice Bonati - un pubblico che si è voluto ritrovare per rivivere emozioni legate alla musica di questo straordinario artista, grande amico del nostro festival. Negli anni Alperin ha suonato da noi sia in solo che in trio, l'ultima esibizione appena qualche anno fa, con me e Roberto Dani in Trio".
Il ricordo di Alperin non si è esaurito con questo evento
Sì, dal momento che abbiamo anche presentato il libro che sarà disponibile presto on line nel sito di "Parmafrontiere": "The Art Of Making Mistakes", dove Misha ha in qualche modo voluto fermare il suo pensiero rispetto alla musica ed alla vita. Poi nella stessa sera abbiamo proposto al pubblico di Parmafrontiere, anche un suo concerto di piano solo a Parma nel 2005, quando ammaliò il pubblico con il suo modo originalissimo di suonare il piano.
Anche quest'anno presenterai un nuovo progetto al pubblico del Festival
Sì, avverrà il prossimo 10 novembre alle 21 alla Casa Dell Musica, con il progetto "Nuit", che oltre a me vedrà protagonista un grande amico e musicista come Tony Moreno alla batteria, poi Luca Perciballi alla chitarra e Gabriele Fava al sax tenore.
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