GENITORI E NEONATI

La figura della puericultrice: un valido aiuto, ma attenzione alle figure non autorizzate

Questa figura sanitaria si occupa di gestire il bambino dal punto di vista fisiologico dalla nascita fino ai tre anni

© ansa

Puericultrice, ostetrica, doula, baby-sitter. Quali sono le differenze? Cosa distingue la prima figura dalla altre? La puericultrice è una figura sanitaria a tutti gli effetti, istituita con un regio decreto nel 1940 insieme a quella dell'infermiere pediatrico (ex vigilatrice d'infanzia). Mentre la puericultrice si occupa però di gestire il bambino dalla nascita fino ai tre anni, la vigilatrice d'infanzia segue i bambini che presentano patologie. Un valido aiuto per i genitori, ma che però impone un'attenzione particolare alle figure non autorizzate.

Nella maggior parte degli ospedali italiani, le puericultrici possono svolgere le loro mansioni soltanto all'interno delle nursery. Esistono però altre realtà in cui la puericultrice opera anche nelle sale parto e nei reparti pediatrici in cui scarseggia personale infermieristico, come ad esempio in ospedali delle comunità montane o di paese.

Secondo l'Associazione Puericultrici Italiane, negli ultimi vent'anni l'esperienza della genitorialità ha subito un grande cambiamento. Mamme sempre più sole, nonni meno disponibili o impossibilitati a occuparsi dei nipoti, gravidanze in età più matura e impegni di lavoro sempre più pressanti. Una situazione che ha dunque spinto i genitori alla necessità di un aiuto domiciliare, nel cui ambito la figura della puericultrice può rivelarsi preziosa.

Il metodo "Sleeping & Massage Training" - La puericultrice Silvana Parisi, presidente dell'associazione, ha sviluppato un metodo di aiuto al sonno naturale che unisce la conoscenza della fisiologia del sonno del bambino – che la scienza ha ampiamente dimostrato – ad alcune tecniche di digitopressione cinese. Il metodo prevede un'approfondita conoscenza della storia familiare del bambino, della gravidanza e del parto.

Attenzione alle figure non autorizzate - L'sssociazione si è fatta inoltre promotrice di una battaglia contro alcune figure che esercitano la professione in maniera impropria. Ultimamente sono infatti emersi casi di "false puericultrici" (non diplomate e senza alcuna esperienza professionale), che propongono consulenze del sonno o di altro tipo, spesso solo via WhatsApp o telefono.

Come funziona la consulenza - Si parte sempre con un colloquio conoscitivo gratuito: di persona in Lombardia e via telefono o via Skype fuori Regione. A questo primo passo segue sempre un incontro a domicilio per pianificare e impostare l'assistenza.