NOVE LE VITTIME

Casteldaccia, parla il proprietario della villetta della morte: "Il dolore di quel padre che ha perso la famiglia è il mio"

In conferenza stampa Antonino Pace si difende: "Se avessi saputo quello che sarebbe accaduto, non gli avrei mai dato le chiavi"

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E' un uomo a pezzi, quando si presenta in conferenza stampa, per chiarire la sua posizione. Il proprietario della villetta di Casteldaccia (Palermo), Antonino Pace, accompagnato dal suo legale, si sottopone alle domande dei giornalisti per ribadire che non ha responsabilità su quelle nove vite strappate via dal fiume Milicia. "Se avessi saputo quello che sarebbe successo, mai avrei dato le chiavi a Giuseppe Giordano (il papà superstite che aveva preso in affitto quella casa, ndr), mai, mai, mai", è la sua difesa. E, senza ormai più lacrime da versare, continua a gridare: "Voglio abbracciare Giuseppe, il suo dolore è il mio".

Nega ogni responsabilità sulla tragedia, Antonino Pace. Sottolinea che non è un mostro e, per provare che per lui quella villetta costruita a 150 metri dal fiume Milicia non rappresentasse una trappola in caso di esondazione, ribadisce: "Io da lì entravo e uscivo, entravo e uscivo".