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A Parma l’antiquariato di Gotha

Appuntamento internazionale nei quartieri fieristici tra Old Master, arte contemporanea e capolavori ritrovati

L’appuntamento vede la presenza di oltre 60 gallerie internazionali e 300 opere d’arte tra Old Ma-ster e Novecento: l’evento per gli appassionati d’arte è a Fiere di Parma, da giovedì 8 a domenica 11 novembre, con la 14° edizione di Gotha, mix virtuoso di artwork di altissimo antiquariato e arte moderna, capace di presentare pezzi di grande pregio e di strizzare l’occhio a nuovi pubblici. Ci sono ad esempio un prezioso Bureau Plat alla maniera di André-Charles Boulle del XIX secolo, un cofanetto de XV secolo della Bottega dei Trionfi Romani (1480 - 1490), ed un mosaico bizantino del V secolo.

Tra le meraviglie proposte da Gotha, solo per citarne alcune, il Novecento è rappresentato dalle tele di artisti come Filippo De Pisis, Tullio Crali, Guido Reni, Camillo Procaccini e Giovanni Boldini, con il suo “Ritratto di donna seduta” quotato 350 mila euro. “ Opere che hanno un percorso così il-lustre sono particolarmente preziose e, se combinate con l’arte moderna, possono ulteriormente attirare nuovi target di pubblico attenti appunto all’arte come forma di investimento”, afferma Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma.

Tra le novità della manifestazione spicca la sezione dedicata alle opere notificate: si va da “Le tentazioni di S. Antonio Abate” (1590-1595) di Camillo Procaccini, ad un armadio da sacrestia di metà ‘700, di proprietà della Fondazione Cini, fino alla tempera del “Compianto su Cristo morto” del XVI secolo. Come spiega ancora Auricchio, “ questa sezione e in generale la nostra offerta è costruita pensando ai privati, ma anche ai musei che a Gotha potranno così acquistare opere per le loro collezioni con la stessa logica con cui i curatori vengono inviati ai grandi appuntamenti mondiali”.

La 14° edizione di Gotha propone alcuni importanti debutti. Innanzitutto due mostre collaterali, dedicate a Ennemond-Alexandre Petitot e alle opere “riscoperte” di Arturo Martini. La prima, “ Tesori del Settecento: tre opere donate all’Accademia di Parma”, ruota attorno alla figura di Ennemond-Alexandre Petitot, ed è curata dall’Accademia Nazionale delle Belle Arti di Parma. "Oltre a essere opere uniche, di elevato valore economico, - specifica il Professore Carlo Mambriani - i dipinti esposti costituiscono altrettanti tesori ‘affettivi’ per l'Accademia di Parma, in quanto ricevuti in dono tra Settecento e Novecento, ma soprattutto quali testimonianze emblematiche del ruolo che la città Parma e questa istituzione ebbero in campo artistico e culturale sulla cosmopolita scena europea dell'età dei Lumi”.

La seconda, “Leone e Leonessa 1935-1936” è focalizzata su due sculture ritrovate di Arturo Martini, il Leone e la Leonessa. Questi stessi soggetti, sempre di Arturo Martini, presidiano dal 1941 l’atrio dell’Università Bocconi di Milano: per molto tempo si è creduto che quelli presenti nell’atrio di via Sarfatti fossero gli unici esemplari, ma Paolo Aquilini, Direttore del Museo della seta di Como, e il critico Roberto Borghi ne hanno scoperto gli originali in una villa alle porte di Lecco. “I "Leoni" - specifica il critico d’arte Roberto Borghi - sono tra le sculture più insolite e preziose di Arturo Martini. Sono l'esito di un tentativo di creare opere d'arte con procedimenti industriali, eppure hanno una qualità formale persino superiore a certi pezzi unici. Pensati come sedili da giardino, avrebbero dovuto avere una funzione d'uso, e invece possiedono l'aura di sacralità propria delle sculture delle cattedrali. Arcaici e in-fantili allo stesso tempo, possiedono una grazia spiazzante”.

I talk di Gotha – Sono dedicati a una serie di argomenti tra cui il collezionismo privato in relazio-ne a quello museale (il programma completo è online sul sito di Gotha, www.gothaparma.it. Partecipano, tra gli altri, lo storico dell’arte Alessandro Malinverni, il professore Carlo Mambriani, i collezionisti Lucia Bonnani e Mauro De Rio in un dialogo con il giornalista di Repubblica Antonio Mascolo. E ancora Fabio Bertolo, amministratore delegato di Finarte e responsabile del Dipartimento Libri, Autografi e Stampe; Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta; Serena Bertolucci, Direttore di Palazzo Reale di Genova. Tutti gli incontri sono pubblici e organizzati in fiera alla Sala Farnese (pad 4).

In occasione della manifestazione la rete museale Gothanet propone la mostra “Pagine da Collezione”, a cura di Fondazione Franco Maria Ricci e Fondazione Cariparma (11 novembre 2018- 24 mar-zo 2019).

Per informazioni sul programma, sugli orari e sul costo dei biglietti, sito Internet www.gothaparma.it

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