Clandestini in fuga dal dl Sicurezza: il ghetto degli africani di Castel Volturno
"Quarta Repubblica" in provincia di Caserta per raccontare la condizione degli immigrati irregolari
Tutti gli
immigrati vogliono andare a
Castel Volturno, a dirlo è proprio uno di loro che confessa ai microfoni di
Quarta Repubblica: “Pensavo di andare a Torino o a Milano, ma mi hanno suggerito di restare qui visto che sono senza documenti”. A quanto pare, infatti, il comune in provincia di
Caserta è un non luogo in cui i
clandestini possono rifugiarsi senza essere rintracciati. Negli anni si è trasformato in un vero e proprio ghetto dove le case fatiscenti e l'illegalità favoriscono la permanenza degli immigrati irregolari.
Come viene spiegato nel programma di Rete 4: "Con le nuove norme (si riferiscono al
dl sicurezza,
ndr) quelli senza lavoro che potrebbero avere problemi con la legge vengono qui a Castel Volturno per non essere rintracciati". Ecco perché, tutti gli stranieri che con il decreto
Salvini sono stati esclusi dalla protezione umanitaria, rischiano di diventare un serio problema. “Ci sono 26mila iscritti all’anagrafe in questo comune, di cui 4mila immigrati – dice
Dimitri Russo, sindaco di Castel Volturno – ma ne stimiamo altri 15mila non dichiarati”. Nella ‘destra Volturno’ - come un ragazzo straniero definisce il quartiere degli africani - le persone vivono (in nero) in appartamenti cadenti, in precarie condizioni igieniche e nella totale noncuranza delle norme di sicurezza.
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