È venuto a mancare negli Usa l'uomo che ispirò Nintendo nella scelta del nome della sua mascotte più famosa, quel Super Mario che a oggi è certamente il simbolo più riconosciuto nel mondo dei videogiochi.
Mario Sagale era un imprenditore italo-americano proprietario di alcuni immobili nell'area di Seattle, che aiutò l'azienda giapponese in un momento di difficoltà, concedendo all'allora presidente Minoru Arakawa un po' di tempo per pagare numerose mensilità di affitto arretrate per uno dei magazzini di Segale, in cui la software house aveva stabilito il proprio quartier generale.
Dopo una discussione accesa tra i due, infatti, Segale accettò malvolentieri di concedere un po' di tempo a Nintendo, che in cambio decise di dare il nome di Mario al protagonista del suo videogioco Donkey Kong. Ed è così che un anonimo omino di nome Jumpman divenne il Super Mario che tutti conosciamo.
Segale non ha mai fatto di questo avvenimento un motivo di vanto, preferendo piuttosto essere riconosciuto per i suoi meriti professionali. La curiosità senza dubbio più divertente è che Segale sostiene di non aver mai ricevuto un dollaro come riconoscimento dall'azienda giapponese, ironizzando più volte sul fatto che fosse ancora in attesa di ottenere i diritti per la paternità del nome.