Trump? E' un "bugiardo" che "semina odio e paura". Obama? "Ha poco seguito e mente", se vince l'onda blu dei democratici "sarà un'onda criminale". E' quindi un duello presidenziale, cosa mai successa prima, Trump contro Obama, il rush finale per le elezioni parlamentari di Midterm. Alla vigilia del voto di martedì, i due leader sfornano comizi quotidiani accusandosi a distanza anche negli stessi Stati.
"L'America è a un bivio, in queste elezioni sono in gioco i valori del nostro Paese e le conseguenze possono essere pericolose", afferma dalla Florida alla Georgia Barack Obama. "Abbiamo visto ripetuti tentativi di dividerci con una retorica pensata per renderci arrabbiati e timorosi, per sfruttare la nostra storia di divisioni razziali, etniche e religiose, per metterci l'uno contro l'altro e farci credere che l'ordine sarà in qualche modo ripristinato se non ci saranno persone che non sembrano come noi, o che non amano come noi, o che non pregano come noi".
Da parte sua Trump, ha seguito i suoi comizi dall'Air Force One ("perché non avevo nient'altro da fare") risponde subito dal West Virginia, sottolineando provocatoriamente l'iniziale del suo secondo nome, Hussein. "Almeno tutti ammettono che le mie file e le mie folle sono ben più grandi di quelle di Barack Obama...", ha twittato Trump postando una foto della gente che lo attendeva in Montana, dove è tornato a fare campagna per la quarta volta in vista delle elezioni di Midterm. "E' solo una bugia dopo bugia, una promessa mancata dopo l'altra", accusa ancora il tycoon, che attacca il suo predecessore anche sui rapporti con i media, nonostante lui stesso continui a chiamarli "nemici del popolo". "L'ho sentito parlare oggi della libertà di stampa ma nessuno e' stato peggio di Obama per la stampa. Ha usato addirittura il dipartimento di giustizia per perseguire i reporter, ve lo ricordate?", ha detto.