Il suo corpicino pelle e ossa che giace sul letto di un ospedale nel nord dello Yemen era diventato il simbolo della guerra. La foto, scattata dal premio Pulitzer Tyler Hicks, era stata pubblicata sul "New York Times" per poi fare il giro della rete. Tanti lettori avevano chiamato e scritto alla redazione del quotidiano statunitense per chiedere come fare ad aiutare quella bambina dallo sguardo perso nel vuoto. Nessun aiuto però è servito: Amal Hussain, è morta a soli sette anni di fame e di sete in un campo profughi.
"Il mio cuore è spezzato. Amal sorrideva sempre. Ora ho paura per i figli che mi rimangono", ha detto la mamma della piccola al "New York Times" durante la telefonata in cui ha annunciato la morte della sua bambina. La foto di Amal era stata pubblicata lo scorso 26 ottobre in un reportage intitolato "La Tragedia della guerra saudita" ed è diventata simbolo del conflitto in Yemen. Tyler Hicks - il fotografo che ha scattato la foto - ha raccontato, nei giorni scorsi, come fosse stato "difficile" fotografare Amal, ma allo stesso tempo "importante".
Prima di pubblicare l'immagine il quotidiano statunitense aveva annunciato che le foto avrebbero potuto essere inquietanti. "C'è una ragione per cui abbiamo deciso di farlo. Abbiamo pensato che avremmo fatto un torto alle vittime di questa guerra se avessimo pubblicato immagini sterilizzate che non riflettono pienamente la loro sofferenza", avevano detto dal "New York Times".