"Ho viaggiato sempre in treno, sono partito da Pontedera fino a Milano, poi Parigi e Londra. Dopo un giorno era a Edimburgo" - Salvatore Mannino, lo smemorato di 52 anni ricoverato nel riparto di psichiatria dell'ospedale Santa Chiara di Pisa, ha giustificato così la sua finta perdita di memoria confessando tutta la messa in scena.
Una storia incredibile, inventata per riaffermare la propria autorità di pater familias. "A casa mi sentivo un marito e un padre spodestato, comandava tutto mia suocera che dal 2010 viveva con noi e si metteva sempre in mezzo". Si dice dispiaciuto per aver creato tutta questa confusione ma allo stesso tempo sostiene di essere stato costretto a fare qualcosa per una situazione diventata ormai insostenibile.
Eppure a Lajatico, nel pisano, quella di Mannino era considerata una famiglia modello e quando, meno di un anno fa, l'uomo aveva deciso di mettere su un'azienda, aveva chiesto lui stesso alla suocera - la signora Sandra, insegnante in pensione - di diventare sua socia, e gli affari andavano bene. La moglie in queste ore non riesce a darsi pace e i conoscenti dicono sia una donna distrutta dal dolore non riuscendo a comprendere cosa sia accaduto nella mente del suo Salvo.