IL FUTURO DELLA COMPAGNIA

Alitalia, ricevute tre offerte d'acquisto da Ferrovie dello Stato, EasyJet e Delta

Le proposte, di cui due sono vincolanti, verranno esaminate e inviate al ministero dello Sviluppo economico. Intanto è stata prorogata la cassa integrazione per 1.360 dipendenti

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I commissari straordinari di Alitalia hanno ricevuto due offerte vincolanti, di Fs e EasyJet, e una manifestazione di interesse non vincolante da parte di Delta. Lo si legge in una nota della compagnia. Nei prossimi giorni, i commissari provvederanno a esaminare in dettaglio la documentazione ricevuta e successivamente - conclude la nota - a trasmettere le proprie determinazioni al ministero dello Sviluppo Economico.

Ora inizia la fase più difficile, quella di mettere insieme le tessere del puzzle, per la quale restano ancora nodi da sciogliere e soprattutto un tempo limitato: entro il 15 dicembre infatti vanno restituiti i 900 milioni più interessi del prestito ponte. 

La proposta di Fs - La busta più importante e più attesa delle tre arrivate al notaio Nicola Atlante ha per mittente Ferrovie dello Stato, che martedì ha avuto il via libera del cda a farsi avanti con l'offerta per l'acquisto dei rami d'azienda di Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner. L'offerta stabilisce che venga fatto un piano industriale nel corso di una "confirmatory due diligence", condizione essenziale dell'operazione per individuare soggetti privati e istituzionali interessati. Contemporaneamente Fs si riserva di costituire una società anche con la compartecipazione di un primario vettore aereo. Per tutelarsi, tuttavia, le Ferrovie avrebbero indicato che, qualora non si configurasse questo disegno, l'offerta decadrebbe.

L'offerta di EasyJet - Resta della partita, inoltre, EasyJet, in campo per la compagnia italiana fin dalla prima offerta dell'ottobre dello scorso anno. Oggi la low cost inglese EasyJet ha ribadito "la propria manifestazione di interesse per una Alitalia ristrutturata". E' la seconda offerta vincolante, un'offerta che, spiega la compagnia, è "in linea con i termini del processo di vendita avviato dal nuovo esecutivo, è coerente con l'attuale strategia di easyJet per l'Italia".

La manifestazione di Delta - La terza manifestazione di interesse è dell'americana Delta. Esce di scena invece Lufthansa, che poche ore priva aveva chiarito di non essere interessata "ad essere co-investitore con il governo in una compagnia che ha bisogno di essere ristrutturata".

I nodi ancora da sciogliere - Ora inizia la fase più difficile: costituire il progetto del governo, ovvero una newco con una dotazione di almeno 2 miliardi in cui far confluire, insieme a Fs altri partner istituzionali e un partner del settore. Restano tuttavia, alcuni nodi. Tra le possibili società pubbliche da coinvolgere si sono già sfilate Leonardo ed Eni e su Cdp c'è la contrarietà della Fondazioni. C'è poi tutta la questione della restituzione del prestito ponte, considerata prioritaria per il ministro dell'economia Giovanni Tria. Sul ruolo di Fs è comunque fiducioso il ministro delle infrastrutture e trasporti Toninelli, mentre il ministro dello sviluppo Di Maio assicura che con l'offerta di Fs inizia un "grande cambiamento" per Alitalia. Tria ribadisce l'indipendenza della società e del suo cda. Ma la gestione del governo solleva qualche preoccupazione.

Cigs prorogata per i dipendenti - Intanto arriva a soluzione, dopo una lunga giornata di trattativa anche in attesa di notizie sulle offerte vincolanti, il confronto tra azienda e sindacati sul rinnovo della cigs: la cassa è prorogata per altri 5 mesi (fino al 23 marzo 2019) per 1.360 dipendenti (210 in meno rispetto alla cifra di partenza, 1.570). Confermato anche il regime di ultrattività del contratto. Soddisfatti i sindacati, che parlano di passo importante e tornano a chiedere al governo di essere convocati per fare chiarezza sul progetto per Alitalia.