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Ossa ritrovate in Nunziatura apostolica, il legale della famiglia di Emanuela Orlandi: "Vogliamo capire"

La ragazza, figlia di un commesso della Prefettura della Casa pontificia, scomparve a Roma nel 1983

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"Chiederemo alla procura di Roma e alla Santa Sede in che modalità sono state trovate le ossa e come mai il ritrovamento è stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori. Il bollettino emesso dalla Santa Sede fornisce poche informazioni". Lo ha detto Laura Sgrò, legale della famiglia di Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a Roma nel 1983, commentando il ritrovamento di ossa nella sede della Nunziatura apostolica.

La Procura di Roma, che più volte ha aperto e chiuso fascicoli di indagine per sequestro di persona ed altri reati in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi, ora procede formalmente per omicidio. All'inchiesta viene dato carattere di massima urgenza, ma non è detto che i risultati degli accertamenti siano imminenti e comunque decisivi.

Un mistero che dura da 35 anni - Emanuela e Mirella oggi avrebbero 50 anni. I due casi vennero associati da Ali Agca, ma gli inquirenti a un legame tra le due vicende non hanno mai creduto: le due ragazze non si conoscevano, non avevano frequentazioni in comune. Mirella scomparve dopo aver detto alla madre che "aveva un appuntamento" presso il monumento al bersagliere di Porta Pia con un vecchio compagno di classe, che peraltro quel pomeriggio era impegnato altrove. Da quel momento la famiglia non ha più avuto notizie della ragazza. Emanuela, invece, si trovava a Corso Rinascimento, a Roma, la sera della scomparsa: era con due amiche, ma a differenza loro non prese l'autobus: troppo pieno. Da allora se ne sono perse le tracce.

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