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Esami per la patente moto, dietrofront del Mit

Accolte le richieste delle autoscuole italiane

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Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha rinviato al 2 gennaio del prossimo anno lʼentrata in vigore delle nuove norme di svolgimento degli esami per conseguire la patente moto (A1, A2 e A). Accolte dunque le richieste delle autoscuole italiane, che lamentano i ritardi nellʼallestimento delle piste dove svolgere le prove.

Il provvedimento che introduce le nuove modalità per prendere la patente moto, come da direttiva Ue del 2013 finalmente recepita, è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (il 12 ottobre) e doveva entrare in vigore dal 27 ottobre. Ma le prove sono adesso più complesse, prevedono anche prove di velocità a 50 km/h con scartamento di ostacoli e non tutte le città italiane sono provviste di piste idonee. Le autoscuole italiane hanno visto accolta la loro richiesta di rinvio, ma adesso i comuni avranno due mesi di tempo soltanto per adeguare i luoghi dove, di solito, fanno svolgere le prove pratiche a chi vuol conseguire la patente. Tra le novità dei nuovi esami, lʼobbligo di abbigliamento specifico, come il paraschiena di tipo CB (Central Back Protector).

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