luci e ombre

Decreto sicurezza, malumori tra i 5stelle: Nugnes e Mantero voteranno contro | Slitta l'assemblea del M5s

Alcuni parlamentari del Movimento vorrebbero delle correzioni al testo. Rinviato il vertice previsto per martedì sera in cui si sarebbe dovuto discutere dei dissidenti. Il premier Conte: "Serve sintesi politica e responsabilità"

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Mentre non si placa la pressione dei cosiddetti "dissidenti M5s sul decreto sicurezza, rischia di allargarsi il fronte dei contrari M5s nel momento in cui il provvedimento arriverà all'esame dell'Aula. Non si esclude, in ambienti della maggioranza di governo, l'ipotesi di ricorrere al voto di fiducia, con il conseguente rischio di un incidente "franchi tiratori". Di Maio chiama all'unità del Movimento, Conte invita alla responsabilità ma il capogruppo al Senato dei 5Stelle, Putuanelli, rassicura: "Il gruppo parlamentare è coeso".

In seno all'M5s si è consapevoli che l'"incidente" potrebbe accadere, con ripercussioni che avrebbero conseguenze politiche ben oltre la tenuta della maggioranza. "Se il filo si spezza uscirebbero allo scoperto tanti altri parlamentari che sulla sicurezza non si sono ancora palesati", avverte un ortodosso.

In casa Lega, per Matteo Salvini la priorità resta il decreto sicurezza e glissa su tanti altri nodi che stanno venendo al pettine: quello sul condono a Ischia, ad esempio, su cui medita ulteriori correttivi, o sul ddl anticorruzione che vorrebbe cambiare. La tenuta del governo per Salvini, e anche per l'altro vicepremier Di Maio è  a una svolta importante.

Conte: "Serve responsabilità, attenersi al contratto". Il decreto legge Sicurezza "si espone a un dibattito in aula e quindi ci possono essere delle osservazioni critiche che sono benvenute, ma poi ci deve essere un momento di sintesi politica e tutti coloro che si riconoscono nella maggioranza devono assumere un atteggiamento di consapevolezza e responsabilità". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta da Nuova Delhi a proposito dei malumori di una parte del M5s al provvedimento. "Questo significa - spiega meglio - che devono attenersi al contratto di governo. Quando un provvedimento si radica nelle previsioni del contratto di Governo bisogna assumere atti conseguenti". Sull'ipotesi di un'espulsione dei dissidenti? "Non spetta a me valutarlo, non sono il leader M5s. Io da responsabile del governo dico che sono legittime le osservazioni critiche ma poi arriva il momento di tirare le fila e concentrarsi sulla conversione del decreto".

Patuanelli (M5s): polemica di pochi non ci ferma. "Le polemiche di pochi non inficiano l'ottimo lavoro che tutti i singoli parlamentari stanno facendo a beneficio di tutti i cittadini. Il M5s è compatto". Lo dice il capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli che aggiunge: "Il gruppo parlamentare è coeso e sta lavorando a ritmi serrati per raggiungere in poco tempo risultati molto importanti per il Paese". Stessa opinione di Luigi Di Maio, che sulle tensioni sdrammatizza: "Nulla di diverso da quello che succede sempre nel Movimento". 

Nugnes: "Io voglio votare contro" - La senatrice del Movimento cinquestelle Paola Nugnes conferma il suo giudizio complessivamente negativo sul dl sicurezza: "E' un provvedimento partito male e io voglio votare contro. E' mancata una sintesi già in consiglio dei ministri". Sull'ipotesi di fiducia in Aula la senatrice ha spiegato: "Valuterò, in quel caso probabilmente mi asterrò". Per quanto riguarda invece la minaccia di espulsione dal Movimento, la Nugnes ha assicurato: "Non ho avuto minacce e non sono ricattata. Sono in perfetta asse con i miei valori e con i valori della Costituzione. Io sono portatrice della visione iniziale del movimento e non condivido questa trasformazione alla quale stiamo assistendo". 

Mantero: "Non lo voto neppure con la fiducia" - Anche Matteo Mantero, senatore M5S, annuncia il suo no: "Il decreto sicurezza? Io non lo voterò, se votare contro o non votarlo lo deciderò la notte prima, al momento sono più per non votarlo. Anche se ci fosse la fiducia" ha detto. "Me ne assumo la responsabilità, come farà chi voterà a favore. Siamo tutti compatti come una testuggine, bisogna vedere però in che direzione va: in questo momento ha 'scarrocciato' verso destra, bisognerebbe riportarla più al centro della strada" ha aggiunto nonostante i vertici del M5s abbiano definito inammissibile il voto contrario.

Rinviata l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del M5S - Sarà rinviata l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del M5S per discutere delle recenti tensioni interne su Tap e decreto sicurezza. Lo riferiscono fonti del M5s. Il prolungarsi delle votazioni in aula alla Camera suldecreto Genova, infatti, rende impossibile la partecipazione dei deputati all'assemblea inizialmente prevista nella serata di martedì. In giornata, alcuni dei "dissidenti" M5S che al Senato hanno annunciato la loro contrarietà al provvedimento simbolo della Lega di Matteo Salvini, esponendosi alla reprimenda del leader e vicepremier Luigi Di Maio, avevano già fatto sapere che non avrebbero partecipato alla riunione.