Il vicepremier e capo politico del M5s, Luigi Di Maio, spiega come il Movimento possa vincere la propria battaglia nonostante gli attacchi che arrivano da "media tecnocrati e partiti". "Dobbiamo essere compatti. Molto compatti. Fusi insieme. Come lo era la testuggine romana - spiega -, che veniva usata in particolare durante gli assedi. Dalla compattezza della testuggine del M5s dipende non solo il futuro del governo, ma anche quello del Paese".
"Una nuova politica è possibile" - "Come avete visto in questi giorni siamo sotto attacco totale - sottolinea il vicepremier -. Da parte di tutti gli avversari esterni. Media, partiti, tecnocrati. Il motivo è semplice: stiamo portando a casa la Manovra del Popolo che dimostrerà ai cittadini di tutta Italia e di tutta Europa che una nuova politica fatta non di tagli, ma di investimenti è possibile".
"In quattro mesi raggiunti tanti obiettivi" - "Anche il metodo che usano è semplice: vogliono dipingerci agli occhi degli italiani come gente che non rispetta le promesse e sminuendo, censurando o stravolgendo il senso di tutti i risultati raggiunti. Quando invece nel giro di quattro mesi e mezzo abbiamo portato a casa metà del programma elettorale votato da un terzo degli italiani. E scusate se è poco, anche se c'è ancora tanto, tanto da fare prima di rendere questo Paese all'altezza dei nostri sogni", afferma.
"Attacchi vuoti, fondamentali dell'Italia solidi" - "Questi vili attacchi da tutti i fronti esterni hanno varie conseguenze e state vedendo lo spread che si alza, i commissari Ue che sono uomini di partito che ogni giorno sparano contro l'Italia, le agenzie di rating che o abbassano il rating o parlano di 'outlook negativo' perché alla fine tutti sanno benissimo che i fondamentali dell'Italia sono solidissimi e che non abbiamo alcuna intenzione di uscire dall'euro", spiega.
"Avversari hanno deciso di stare con chi ha distrutto il Paese" - Questo attacco sconsiderato da parte di nostri concittadini capi di partito, direttori di giornali e burocrati, non sono solo contro il governo e contro il MoVimento 5 Stelle, ma contro tutta l'Italia. Anziché stare dalla parte del popolo che rialza la testa, hanno deciso di stare dalla parte delle èlite che hanno distrutto il nostro sistema sociale e che si avviano verso il declino".
Il richiamo interno al M5s - In ultima istanza il ministro del Lavoro lancia un monito interno al M5s chiedendo a tutti di non mettere "in discussione, per un singolo problema, il supremo bene collettivo di tutti i cittadini". "Le decisioni nel MoVimento 5 Stelle si prendono sempre a maggioranza e per questo devono essere accettate da tutti i singoli componenti. Non possiamo rischiare che il reddito di cittadinanza, la pensione di cittadinanza, il superamento della Fornero, l'eliminazione delle pensioni d'oro, gli investimenti per le imprese, la riaffermazione della nostra sovranità come Paese vengano rimessi in discussione perché qualcuno decide di fare un passo indietro di testa sua. In quel caso se ne assumerà le responsabilità. Il mio compito è quello di portare il governo a realizzare il contratto. Il governo è forte e va avanti. Siamo tutti portavoce della volontà dei cittadini che hanno votato un programma e un contratto di governo. Qualsiasi altro comportamento non è da MoVimento 5 Stelle e non sarà assecondato", conclude.