Paola Iezzi torna con "Ridi": "Ho ripreso il mio cammino con passi di bimbo"
Il brano segna il ritorno della cantante dopo un periodo di silenzio. Tgcom24 ne ha parlato con lei
Si intitola "Ridi" il brano che segna il ritorno di Paola Iezzi. Una pop con una matrice electrodance il cui testo, a dispetto del titolo, ha una venatura amara. Nell'omonimo Ep che lo contiene c'è anche una versione acustica di "Amoremidai" di Paola e Chiara. "Sentivo che era il momento giusto per uscire con questa canzone - dice lei a Tgcom24 -. Ma non voglio correre, voglio che tutto quello che faccio abbia un senso".
Seppure molto attiva su diversi fronti, o forse anche per questo, Paola è stata per qualche tempo distratta dal proprio percorso musicale. L'Ep è il primo passo di un ritorno, che a breve vedrà anche la ripubblicazione, in cd e vinile, del suo album natalizio "A Merry Little Christmas", in una versione con diversi brani in più. Dopo la fine del sodalizio con la sorella Chiara, insomma, il suo percorso solista sembra aver preso un'andatura più spedita e sicura. Anche se lei spiega che il ritorno non è frutto di un qualche cambiamento o di un evento preciso. "Non c'era una ragione particolare, semplicemente me la sono sentita di uscire. Anche perché il pezzo l'ho scritto parecchi anni fa - dice -. La melodia è di Michele Monestiroli, in arte Cat Paradox, un mio carissimo amico e collaboratore da moltissimo tempo. Me la fece sentire e io subito avvertii qualcosa di speciale e scrissi questo testo perché ero reduce da un avvenimento per me abbastanza segnante".
Come mai non lo hai pubblicato all'epoca?
Il pezzo è rimasto lì perché volevo fare un disco e stavo cercando dei pezzi da mettere insieme per un album però non riuscivo a trovare il bandolo della matassa. Inoltre il pezzo era incompleto. Dove adesso c'è la parte parlata c'era solo un passaggio strumentale che non sapevo come risolvere. Ho anche pensato a un rapper che facesse un featuring ma è una cosa ormai stra-abusata. Ma non volevo nemmeno cantarci sopra, volevo ci fosse uno stacco. E quindi alla fine è rimasto lì nel cassetto per almeno tre anni.
E poi cosa è successo?
Ogni tanto me lo risentivo perché comunque ci credevo ma mancava qualcosa. Poi quest'anno, ai primi di giugno, in un momento di difficoltà personale ho deciso di staccare un po' e rifugiarmi al mare, in Sardegna. Volevo immergermi nella natura per ricaricare le pile. Ero in un albergo a mezz'oretta dal mare e ogni mattina mi facevo una passeggiata fino alla spiaggia, ascoltando musica. E un giorno è partito il provino che avevo registrato per "Ridi". Appena arrivata al mare ho preso il mio quaderno e ho iniziato a buttare giù un testo velocemente su quel bridge. E poi ho pensato che la parte di 'speech' poteva essere la soluzione giusta.
Così arrivamo a oggi, con l'uscita del pezzo.
Sì, sono passati un po' di mesi perché ho deciso subito di pubblicarlo perché ho lavorato un po' sul provino che avevo registrato. Abbiamo messo la parte con la voce filtrata in maniera robotica. E' qualcosa che mi commuove molto, mi ricorda gli anni 70 e 80 dei vecchi film di fantascienza. Inoltre abbiamo lavorato sul mix, che ho affidato ad Andrea Suriani, il sound engineer di Cosmo. Il suo ultimo album mi è piaciuto moltissimo e volevo quel tipo di suono. E poi sono stata a Los Angeles dove abbiamo girato il video diretto da Paolo Santambrogio (autore anche delle foto di questo articolo - ndr).
Per un certo periodo ti sei sentita distante dalla musica?
Distante dalla musica non lo sono mai. Però sono stata un po' distratta. Mi rendo conto che ci sono delle volte che ti incaponisci su delle idee e delle cose portandoti lontano dalla motivazione per cui fai il tuo mestiere. La vita oggi è già abbastanza complicata, tra social, lavoro e rapporti umani, e conciliare la parte manageriale e gestionale di questo lavoro con quella emotiva e creativa spesso non è semplice. A volte ti senti sopraffatto e ti allontani dal vero motivo per cui fai questo mestiere.
E cosa fai quando succede questo?
Mi prendo dei momenti di solitudine. Mi isolo da tutto e tutti e penso e scrivo. Anche perché sono una persona che si distrae abbastanza facilmente. Lo dico anche nella canzone: "Non è facile restare calmi in mezzo al rumore". Ecco, io sono proprio così. Quando sono in crisi e tutti provano a darti la soluzione io stacco tutto e cerco dentro di me la soluzione.
Sei tornata anche sul tuo passato rifacendo "Amoremidai" di Paola e Chiara in chiave acustica.
L'ho rifatta perché continuava a venirmi in mente. Io amo ancora oggi tutto il nostro repertorio, sono convinta sia stato tutto molto coerente fino alla fine e scritto bene. Avevo voglia di riappropriami di quel mondo, era da quando si era chiuso il nostro progetto che non cantavo una canzone di Paola e Chiara. Era stato un distacco volontario per ritrovare me stessa. Oggi posso permettermi di maneggiare anche quella parte della mia vita.
Quali sono ora i tuoi progetti?
Intanto, come diceva Bil Murray in "Tutte le manie di Bob", faccio passi di bimbo. Dopo "Lovenight" questo è un altro mattoncino che metto nella mia storia, che ricomincia dopo un'esperienza quasi ventennale in coppia con Chiara. Voglio darmi tutte le cose fatte bene: deve avere tutto un senso, non voglio buttare lì dieci canzoni in qualche modo solo per il gusto di fare un disco. Oggi i dischi hanno sempre meno valore perché meno pensati e sognati: io invece sono una di quelle che ci crede ancora e voglio fare le cose in un certo modo.
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