Dieci anni fa sparò e uccise un rapinatore che aveva fatto irruzione in casa sua legandolo ed imbavagliandolo. La corte d'Appello di Roma ha riconosciuto la legittima difesa e ha quindi prosciolto l'uomo, un commerciante romano oggi 41enne, dalle accuse. In primo grado era stato condannato a due anni e otto mesi per omicidio colposo.
I fatti risalgono al 2008, quando l'uomo fu legato ed imbavagliato insieme con la compagna da due rapinatori al suo rientro a casa. I malviventi, entrambi italiani, minacciarono la coppia intimando loro di consegnare tutti i beni a disposizione. Il commerciante riuscì a liberarsi e, nella colluttazione, sfilò l'arma ad uno dei rapinatori sparandogli ad una gamba. Colpì l'arteria femorale causando la morte del ladro. Il complice riuscì a fuggire ed è ancora latitante.