Decisione in linea con le attese

Bce, Draghi: "L'Italia crea incertezze, ma si troverà l'accordo sulla Manovra"

L'Eurotower la lascia i tassi invariati. Il M5s sferza il governatore: "La smetta di attaccare l'Italia"

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"L'Italia, come Brexit e la guerra commerciale, è fra le incertezze per lo scenario dell'Eurozona". Lo ha affermato Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo della Bce che ha lasciato i tassi d'interesse invariati: il tasso principale resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi al -0,40%. La Bce ha confermato l'orientamento a mantenere i tassi "fino all'estate 2019, o finché sarà necessario".

Draghi: "Tassi a imprese e famiglie italiane sono saliti" - "Anche l'Italia è fra le incertezze per lo scenario economico", ha quindi sottolineato il capo dell'Eurotower. Il rialzo dello spread sta causando un rialzo dei tassi a famiglie e imprese: "Stanno salendo". Tuttavia, Draghi si è detto fiducioso "che si troverà un accordo" a proposito del negoziato sulla bozza di bilancio italiana.

Rispondendo alla domanda se l'Italia sia stata uno degli argomenti discussi dal consiglio direttivo della Bce, Draghi ha ricordato: "Non c'è stata una grande discussione sull'Italia. C'era Dombrovskis, gli ho chiesto il permesso di citarlo, nel dire che occorre osservare le regole di bilancio, ma cercare anche il dialogo".

"Se mi si chiede cosa si può fare riguardo alle banche, dato l'allargamento dello spread negli ultimi sei mesi, una prima risposta - ha spiegato - è ridurre lo spread e non mettere in dubbio la cornice istituzionale che sorregge l'euro".

QE fino a dicembre - La Bce ha poi confermato che il QE (Quantitative Easing) proseguirà fino a dicembre e al ritmo di acquisti di 15 miliardi mensili. "In seguito, se i dati più recenti confermeranno le prospettive di inflazione a medio termine, gli acquisti netti giungeranno a termine". L'Eurotower ha aggiunto che "intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza per un prolungato periodo di tempo" dopo la fine del QE e "finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario".

M5s: "Draghi? Smetta di attaccare l'Italia" - "Non vogliamo uscire dall'euro, né uno scontro con la Ue. Speriamo che il messaggio arrivi chiaro a Bruxelles. Se i mercati stanno prezzando la possibile uscita dall'euro è perché ogni giorno da parte dei commissari europei e, ci duole dirlo, anche del governatore della Bce, arrivano attacchi all'Italia. Se smettessero di evocare la nostra uscita dall'Euro i mercati tornerebbero a prezzare i nostri titoli al pari di quelli degli altri paesi membri". Lo hanno dichiarato i deputati della Commissione Bilancio del Movimento 5 Stelle.