Iniettava aria nelle vene

Torna libera Sonya Caleffi: l'infermiera killer ha scontato 14 anni su 20

Indulto e buona condotta le hanno permesso di anticipare l'uscita dal carcere: uccise cinque anziani all'ospedale di Lecco

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Condannata per l'uccisione di cinque pazienti all'ospedale di Lecco e per due tentati omicidi, Sonya Caleffi è tornata in libertà dopo 14 anni di carcere. Indulto e buona condotta hanno permesso all’infermiera killer di tornare in libertà sei anni prima della fine della pena. Soprannominata l’angelo della morte, è stata mandata in prova ai servizi sociali di Milano.

Era il 2004 quando fu condannata per l’uccisione di cinque malati anziani attraverso iniezioni d’aria in vena che provocavano embolie. Secondo i pm, l’infermiera era coinvolta nel decesso di 18 persone all’ospedale Manzoni di Lecco e di altre 10 all’ospedale Sant’Anna di Como. Il processo ha confermato le accuse solo in parte e la sentenza l’ha condannata a 20 anni di carcere. Nel 2010 si è sposata con un altro detenuto e oggi, dopo quattordici anni dietro le sbarre, è tornata una donna libera.