Muro Lucano, nel potentino, Basilicata Nord-Occidentale, è un vero e proprio gioiello incastonato della roccia a oltre 600 metri sul livello del mare: la sua morfologia ad anfiteatro lo rende estremamente affascinante, soprattutto al calar della sera.
Da ammirare assolutamente il Castello Angioino, la statua di San Gerardo Majella che domina la città dall’alto del Torrione - un belvedere con una vista mozzafiato – e l’imponente Ponte del Pianello. Si tratta di un ponte ad arco parabolico in cemento armato - uno dei primi costruiti in Italia.
Il sentiero delle Ripe - Muro Lucano è una destinazione di assoluta tranquillità: aria incontaminata, ottimo cibo, meta ideale per tranquille e rilassanti passeggiate. Una delle più suggestive è certamente quella del Sentiero delle Ripe e dei Mulini, la strada più antica della città, che offre scorci veramente spettacolari. Si presume che la costruzione del sentiero sia databile al IX secolo. Il cammino scende fino al torrente Rescio con piani a gradoni calcarei, talvolta scavati nella stessa roccia. Si tratta di un posto unico nella sua specie e che ha sviluppato anche una flora ed una fauna del tutto particolari, rendendo così il luogo uno scrigno di storia, natura e arte.
Paesaggi danteschi - In origine il percorso fu costruito per congiungere il quartiere Pianello con la frazione di Capodigiano. Oltre a ciò permetteva l’approvvigionamento - soprattutto idrico - all’antico Borgo Pianello che domina dall’alto. E ancora oggi dalla fontana Parìa sgorga acqua freddissima, vero refrigerio per quanti vi si recano o sostano per una giornata, grazie alla possibilità di pranzare nell’area pic-nic. Lo scenario che si presenta agli occhi dei visitatori ha dell’incredibile: giunti in fondo al vallone, ci si ritrova circondati da rocce calcaree che si stagliano verso il cielo fino ad un’altezza di oltre 100 metri.
Percorribile grazie ai volontari - Il Sentiero è già da tempo percorribile e si attesta tra i siti di maggior interesse storico e naturalistico per i turisti che giungono a Muro Lucano e gran parte lo si deve soprattutto ai volontari dell'associazione “Un Muro d’amare” e della Pro Loco Murese che negli anni hanno ripulito i gradoni dalla fitta vegetazione. Gli scalini, larghi e bassi, erano studiati in conformità al passo di asini e muli.