Scamarcio-Mastandrea tra "Euforia" e dolore nel nuovo film di Valeria Golino
In sala dal 25 ottobre dopo il passaggio al Festival di Cannes: Tgcom24 vi offre una clip esclusiva
A cinque anni dal suo debutto da regista con "Miele", Valeria Golino torna dietro la macchina da presa con "Euforia" che sarà nelle sale il 25 ottobre. Già presentato al Festival di Cannes, il film vede protagonisti Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea nel ruolo di due fratelli diversi ma riuniti dal dramma di una malattia incurabile. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. Alle prese con una mamma noiosa, un figlioletto e una moglie (Isabella Ferrari) che non sopporta più, è un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra. Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità ed euforia.
Valeria Golino racconta: "Euforia è quella sensazione bella e pericolosa che coglie i subacquei a grandi profondità: sentirsi pienamente felici e totalmente liberi. È la sensazione a cui deve seguire l’immediata decisione della risalita prima che sia troppo tardi, prima di perdersi per sempre in profondità. Matteo ed Ettore, sono due uomini che hanno deciso in qualche modo di perdersi. Matteo guarda il mondo dall’alto del suo attico. È un narcisista che coltiva la distrazione e lo fa con il denaro, la droga, il sesso, il successo e il culto del corpo. Ettore, invece, nasconde i propri fallimenti personali, la propria insoddisfazione, la mancanza di coraggio dietro una maschera di disillusione e sarcasmo. Le loro reciproche certezze entrano in crisi quando Matteo scopre che il fratello è malato e decide di nascondergli la verità. Mentre Ettore sceglie di lasciarsi andare, di farsi guidare, di credere al fratello e alla sua hybris che lo spinge a pensare di poter controllare, vincere ogni cosa".
Scamarcio, dopo al fine della storia di 11 anni con la Golino, racconta che non avrebbe mai pensato di poter interpretare quel ruolo: "Quando Valeria ha scritto il film, era un momento complicato. Poi però mi ha dato il copione da vedere, per un parere, e da attore, animale, ho sentito un odore di personaggio pazzesco. Lei faceva dei provini, ma questo protagonista non lo trovava. E a un certo punto mi ha chiesto: ma insomma, tu lo faresti?".
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