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Confiscato il tesoretto da un milione di "Don Euro", il supertestimone: "Pressanti richieste di denaro verso i fedeli"

Luca Morini, prete apuano, è finito a processo per truffa. L’accusa è quella di aver utilizzato le donazioni per condurre la bella vita tra escort e viaggi di lusso

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Lo scandalo di Don Euro è esploso nel 2016, quando il super testimone  Francesco Mangiacapra consegnò un dossier di oltre 1300 pagine sulla Curia e sulle spese di Luca Morini, il prete apuano finito a processo per truffa. L’accusa è quella di aver utilizzato il denaro donato dai fedeli e della Chiesa per condurre la bella vita tra escort e viaggi di lusso. “È coinvolto anche il vescovo di Massa-Carrara e un altro sacerdote, ordinato dallo stesso Don Euro” dice Mangiacapra ai microfoni di Pomeriggio Cinque. “I fedeli erano assillati dalle sue pressanti, continue e sempre più esigenti richieste di denaro”.

Mangiacapra, gigolò campano che con Morini ha avuto una relazione basata principalmente sui soldi, racconta anche i suoi viaggi con Don Euro: “Si spacciava per un magistrato, per un medico, faceva anche prescrizioni e prendeva quella che lui chiamava ‘la bianca’, che un medicinale evidentemente non era. L’importante per lui era il lusso sfrenato”. Ma anche a Napoli Don Euro, secondo la testimonianza di Francesco: “Prometteva lavori a ragazzi in cambio di prestazioni sessuali”.

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