Nell'acqua salata che si trova nel sottosuolo di Marte c'è ossigeno sufficiente per ospitare la vita. Lo scrive il California Institute of Technology (Caltech) in una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. I calcoli fatti dal gruppo di Vlada Stamenkovic indicano che l'ossigeno potrebbe sostenere la vita di microrganismi e animali più complessi, come spugne.
Finora, forme di vita in grado di respirare ossigeno su Marte si ritenevano impossibili, perché l'atmosfera del Pianeta Rosso è poverissima di questo gas. Adesso, invece, lo scenario cambia completamente: significa che aumenta la probabilità che ci siano le condizioni per ospitare microrganismi il cui metabolismo è basato sull'ossigeno, perché trovano il gas disciolto nell'acqua salata.
I ricercatori lo hanno dimostrando calcolando la quantità di ossigeno che può essere disciolto nell'acqua salata sotto le varie condizioni di pressione e temperatura nel sottosuolo di Marte, compreso il lago scoperto a una profondità di 1,5 chilometri. "I nostri calcoli indicano - scrivono gli studiosi nell'articolo - che in un serbatoio d'acqua salata di questo tipo ci potrebbero essere elevate concentrazioni di ossigeno disciolto". Secondo lo studio, inoltre, le concentrazioni di ossigeno sono particolarmente elevate nel sottosuolo delle regioni polari.
"Non sappiamo - concludono gli autori - se Marte abbia mai ospitato la vita", ma "i nostri risultati" estendono la possibilità di cercarla, indicando che le forme di vita basate sull'ossigeno sul Pianeta Rosso potrebbero essere possibili, a differenza di quanto immaginato finora. Questo estende anche l'opportunità per la caccia alla vita su altri pianeti e lune che ospitino sacche di acqua salata o oceani sotterranei, come la luna di Saturno Encelado.