Via Rasori, 9 – interno cortile. Quartiere Vercelli. In una caratteristica corte della vecchia Milano, nasce due anni fa What’s New Today. In questo contesto riservato ed accogliente, vestirsi di nuovo e rinnovare la propria cabina armadio con capi firmati diventa una piacevole coccola. Non un semplice negozio ma un salotto informale, un luogo d’incontro, in cui tutto ciò che appare superfluo nel guardaroba di una donna può diventare prezioso per un’altra. Doni non apprezzati, acquisti d’impulso, vestiti indossati in un’unica irripetibile occasione o, più semplicemente, oggetti destinati a rimanere nascosti negli angoli più remoti dei nostri cassetti, hanno finalmente l’opportunità di vivere una seconda volta e di diventare il capo strategico in un nuovo armadio.
In un’epoca in cui il ciclo di vita di un abito non è più di soli sei mesi ed i canoni estetici della moda tendono ad imporsi oltre i confini di una singola stagione, si afferma anche in Italia un nuovo modo di fare shopping. What’s New Today è il lungimirante progetto di Giorgia, donna di talento, con un fiuto innato per tutto ciò che farà tendenza e che andrà a rinnovare i nostri armadi. Un’idea in testa che difende con tenacia: non tutto il second hand è gently used.
Chi è Giorgia e qual è stato il tuo percorso di formazione? Quali sono state le tappe più importanti della tua carriera?
Mi sono laureata in Pubbliche Relazioni, con una tesi in Storia del Costume e della Moda. Ho lavorato per anni nel mondo della comunicazione come ufficio stampa poi ha prevalso la passione per il fashion.
E questa passione da dove nasce?
Credo che in ognuno di noi ci siano caratteristiche congenite. E’ un atteggiamento istintivo che nel corso degli anni ho desiderato assecondare. Non ho mai seguito uno schema, solo la pura passione e l’intuizione. Se indossi un abito è per comunicare un messaggio, questo è il grande potere della moda. Ogni giorno ti concede la possibilità di dare voce a come ti senti, ad un’emozione, ad uno stato d’animo. E’ sottointeso che senza studio e ricerca non gli interessi non si ampliano. Per me è sempre stato naturale aprire l’armadio e fare determinati accostamenti per poi sentirmi dire “Che bello questo, dove l’hai acquistato?”. Un outfit è la più immediata forma di comunicazione di te stesso in quel preciso istante. A volte riscuoti consensi, altre volte risulti eclettica, ciò che conta è stare bene con se stessi, essere sereni, autentici.
Quando e com’è nata l’idea di What’s New Today? Di cosa si tratta? Perché hai scelto questo nome?
L’idea è nata da un’esigenza personale. Come molte donne possedevo capi ed accessori in esubero: ebbene sì, anch’io ero vittima dell’acquisto d’impulso, del dono indesiderato o del capo che giaceva nel mio armadio in attesa della fatidica dieta mai avvenuta. Ed ovviamente mi sono avvalsa dei marketplace o dei competitor, ma non ho mai trovato un luogo adatto a me, in cui le persone potessero sentirsi a proprio agio, comportarsi in modo naturale, con semplicità, senza timidezza. Un ambiente nel quale i rapporti personali avessero ancora rilevanza, dove accoglienza e cortesia fossero un principio cardine ed ogni cliente si sentisse un VIC, un Very Important Client, a prescindere dallo status sociale o dalla capacità di spesa. Il mondo digitale è straordinario ed offre opportunità meravigliose, ma l’emozione che nasce dall’interazione umana, quando si parla di shopping experience, è a mio avviso ancora imprescindibile. Io oggi propongo emozioni ad un prezzo accessibile. Ho quindi iniziato a studiare il modello di business osservando soprattutto il mercato estero e ho trasformato una passione in un lavoro. Il nome è nato dal desiderio di rendere efficace ed efficiente il concetto di “ogni giorno qualcosa di nuovo da offrire alla mia clientela”. What’s New Today era facilmente declinabile con un acronimo, guardava avanti, era comunicabile.
© ufficio-stampa
Qual è il rapporto della clientela italiana con il gently used?
L’Italia ha un approccio molto diverso rispetto l’estero nei confronti del gently used: credo che da noi ci sia ancora parecchia confusione con la parola mercatino o con il concetto di vintage, mentre il gently used ha tutt’altro significato. Spesso i capi che ricevo sono nuovi, con il cartellino e la confezione originale, provengono da sfilate, shooting o showroom e frequentemente sono della collezione in corso. Ma soprattutto, in Italia, c’è ancora molto pudore nell’atto di acquisto e reselling in questi punti vendita dedicati. La location di What’s New Today infatti è volutamente in un interno cortile di una tipica casa di ringhiera milanese dei primi del ‘900.
A quale pubblico ti rivolgi?
Il mio è un pubblico decisamente eterogeneo. La cliente di WNT non ha età, si passa dalla manager d’azienda alla donna che ha una vita sociale molto attiva, sino ad arrivare alla studentessa universitaria. Ho il piacere di offrire un’esperienza trasversale, sia nei gusti che nel budget.
I capi che arrivano nel tuo store spesso raccontano un pezzo di vita. Esiste una storia in particolare che ti abbia emozionata più delle altre?
Fortunatamente ce ne sono state molte in questi primi due anni. Al momento in store sono disponibili il tricot della prima uscita della sfilata della collezione AI19 di Dior e la pochette Panthère di Cartier. Entrambi ovviamente nuovi, con cartellino, scatola e sacchetto. E poi c’è un abito di Philosophy by Alberta Ferretti, indossato una volta soltanto, per intervistare il mitico re del rock, Sir Mick Jagger. Ogni volta che lo osservo mi emoziono. Desiderate sapere a chi appartengono, vero? È il segreto del mio lavoro, custodisco gelosamente la privacy delle mie signore. Il mio progetto è potuto crescere e si è affermato anche grazie a loro, mai ne rivelerò l’identità!
Qual è secondo te la formula vincente?
Offrire un ottimo prodotto multibrand a donne completamente differenti tra loro, per stile, professione, look, capacità d’acquisto e vita sociale. Tutto questo in uno spazio così raccolto? Certo perché la selezione e il controllo dei capi sono rigide ed attente.
Chi è Giorgia nella sua vita privata? Hobby e passioni?
Libera, estroversa, poliedrica, una persona che ha compreso da grande il valore dell’essere se stessi, sempre. Il poco tempo libero lo trascorro leggendo e visitando mostre, sono grande appassionata di biografie e di fotografia.
Cosa vedi nel futuro di What’s New Today?
Offrire un’esperienza di acquisto sempre più esclusiva e, al tempo stesso, accessibile. Desidero che diventi un punto di riferimento. Mi piacerebbe aprire il mercato del rent, come già avviene negli Stati Uniti e, nel lungo periodo, creare un brand costituito da pezzi unici e limitati. What’s New Today appunto, the best is yet to come!