"Dovremmo togliere i poteri al Capo dello Stato, dovremmo riformarlo. Un Capo dello Stato che presiede il Csm e capo delle forze armate, non è più in sintonia col nostro modo di pensare", ha detto Beppe Grillo dal palco di Italia 5 Stelle. Dal Movimento, invece, è stata ribadita piena fiducia nel ruolo di Garante della Costituzione di Mattarella: "Nessuno intende riformare i poteri del Quirinale. Grillo non riveste ruoli istituzionali".
Palazzo Chigi: "Riforma del Quirinale non è nel contratto di governo" - Da Palazzo Chigi non sono stati rilasciati commenti sulle parole di Grillo sul Quirinale, ma dal governo hanno ricordato che nel contratto dell'esecutivo non c'è alcuna riforma dei poteri del Capo dello Stato.
Martina (Pd): "Giù le mani dal Capo dello Stato" - Opposizioni in rivolta contro le dichiarazioni di Grillo sul Quirinale. "Il comico miliardario prenda in giro chi vuole, non c'è alcun problema a farsi due risate al circo di domenica, ma lasci stare la Costituzione e il ruolo di garanzia del Quirinale. Caro Grillo, il Capo dello Stato non si tocca", ha detto il segretario del Pd, Maurizio Martina.
Grillo: "M5s è diverso da Salvini, comunque lui mantiene la parola" - Il fondatore del Movimento durante il suo discorso al Circo Massimo ha tenuto in una mano il microfono e nell'altra una "manina" di un manichino. Il leader della Lega Matteo Salvini, ha dichiarato Grillo, "è uno che dice una cosa e la mantiene. L'etica della politica è la lealtà, e oggi è un miracolo della politica. Poi siamo strutturalmente come Dna diversi".
"Le agenzie di rating non ci fanno paura" - Le agenzie di rating? "Non ho più paura di nessuno e tanto meno di questi malati", ha affermato Grillo. "Io non ho più paura di nessuno, sono anziano, vedo malati di mente, qui è pieno di psicopatici, come Macron, che ci danno dei lebbrosi. Ma la lebbra pazienza, che volete che sia, io mi tolgo due crosticine, vado a Parigi e gliele tiro", ha proseguito.
Di Maio: "Nel 2019 cambieremo l'Europa" - "Nel 2019 cambieremo l'Europa e finalmente non sentiremo più parlare tutti i giorni di spread e deficit". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio dal palco di Italia a 5 Stelle al Circo Massimo, dove è salito anche il premier Giuseppe Conte. "Ci mettiamo in marcia per rendere più umana l'Europa. Fra gennaio e febbraio presenteremo un manifesto per cambiare l'Ue. Diventeremo determinanti in Ue e cambierà tutto", ha aggiunto.
"Faremo un nuovo gruppo europeo" - "Nascerà un nuovo gruppo europeo che raggrupperà forze politiche che vogliono più reddito, più lavoro, più tecnologie, meno banche e più sentimenti. In Europa il 2019 sarà l'anno del cambiamento perché andremo oltre gli schieramenti", ha quindi annunciato Di Maio.
Conte: "Cammino ancora lungo, l'opposizione se ne faccia una ragione" - "Ci aspetta un cammino ancora lungo, gli oppositori se ne facciano una ragione". Sono le parole del premier Giuseppe Conte intervenuto sul palco di Italia 5 Stelle. "Stiamo lavorando intensamente dal primo giorno - ha spiegato - ma, per realizzare tutto il programma, il nostro arco di impegno deve essere lungo: fino al 2023. Voglio essere il garante del contratto di governo e questo Paese lo cambieremo con voi".
"Molti mi dissuadevano ma ho detto sì al M5s con convinzione" - "Molti - ha dichiarato Conte - provavano a dissuadermi dall'incominciare questa esperienza, invece ho accettato con convinzione. Io il Movimento lo conoscevo, già 5 anni prima mi era stata chiesta la disponibilità per l'organo di autogoverno della magistratura, e io all'epoca dissi 'non vi conosco', ma mi fu risposto di fare solo il mio dovere e non ho mai ricevuto una sola indicazione in 5 anni".
Casaleggio: "Non può essere il Pil o lo spread a decidere il futuro di una nazione" - A decidere il futuro di una nazione "non può essere il Pil o lo spread". E' quanto ribadito, davanti a 50mila persone (secondo le stime degli organizzatori), dal presidente di Rousseau, Davide Casaleggio, secondo il quale "non sempre è possibile fare tutto e subito: il cambiamento richiede pazienza, ma noi non dobbiamo farci scoraggiare". E ha sottolineato che "insieme possiamo organizzare un grande progetto di democrazia partecipativa, anche a costo di alcune forti prese di posizione internazionali".
Conte-Grillo-Di Maio nel backstage con la "manina" finta - Di Maio, Conte e Grillo assieme nel backstage di Italia 5 Stelle, sorridenti e con l'ormai celebre "manina" finta che Grillo tiene nella mano sinistra. E' lo scatto pubblicato via Instagram dal vicepremier.