Rapporto Censis-Michelin

Guida autonoma, un italiano su due non si fida!

Lʼauto resta sovrana, bici e mezzi pubblici non decollano

Il primo desiderio degli italiani che guidano è avere maggior sicurezza sulle strade. Al tempo stesso però non si fidano delle auto a guida autonoma, anzi il 48% si dichiara contrario e ritiene che soltanto la presenza fisica di un guidatore garantisca la sicurezza. Sono solo alcuni degli aspetti che emergono dal nuovo Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità degli italiani.

Viaggiare sicuri, per gli italiani, vuol dire innanzitutto avere buoni freni e buoni pneumatici. Cʼè poi lʼelettronica di sicurezza ‒ ABS, ESC, i sensori e le telecamere, ecc. ‒ che gli italiani vorrebbero tutti a bordo delle proprie autovetture, salvo poi usarli con parsimonia. Sorprende invece la scarsa attenzione alle cinture di sicurezza e agli airbag: soltanto il 30% degli italiani li considera importanti per la sicurezza. E persino lʼolio nel motore è ritenuto importante prima di mettersi in viaggio soltanto dal 36% degli automobilisti italiani! Per non parlare dell’acqua nel radiatore che preoccupa soltanto il 22% e il corretto funzionamento delle luci appena il 18,5 percento.

Un altro aspetto che emerge dal Rapporto è il legame stretto, strettissimo, che ancora unisce il Belpaese alle quattro ruote. Alle auto nessuno rinuncia per andare al lavoro, altro che bicicletta o mezzi pubblici: “lʼauto è ancora la regina della mobilità degli italiani”, sostiene lʼindagine, poiché il 65,4% degli italiani ‒ pari a 27 milioni ‒ utilizza l’automobile per i propri spostamenti. Nel 2001 il dato era al 57,4%. Sarà la crescente dequalificazione del servizio, ma il trasporto pubblico è sceso del 20,3% dal 2001 a oggi, lo utilizzano appena 1,8 milioni di persone in un giorno feriale medio. Le bici usate sono 1,4 milioni al giorno e le moto 1,2 milioni (-45,7% rispetto al 2001), una goccia nel campo della mobilità.

Eppure il Rapporto Censis-Michelin mette in guardia sullʼutilizzo dellʼautomobile, che in taluni casi scade nel ridicolo. Nel 2017 gli italiani che hanno percorso in media 2 km al giorno in auto sono stati 11,4 milioni! E se si considera la percorrenza tra 2 e 10 km bisogna aggiungere altri 19 milioni. I veri pendolari che invece percorrono oltre 50 km al giorno sono soltanto 1,2 milioni, mentre 9,7 milioni sono gli italiani tra i 10 e 50 km. Insomma, in tanti potrebbero prendere la sana abitudine di andare a piedi! O usare al massimo un mezzo poco inquinante e meno invasivo di unʼauto da parcheggiare.

A difesa dellʼautomobilista italiano cʼè il fatto che il 35% degli spostamenti con lʼautomobile si deve al tempo libero e alla gestione familiare. Si è sempre più di corsa e quindi svolgere le varie mansioni quotidiane tra bambini da accompagnare al mattino a scuola e poi nel pomeriggio a danza, a nuoto, a calcio, a catechismo, e nel mentre fare la spesa e correre a casa, beh tutto ciò richiede di abbreviare i tempi. Forse non accade se ci troviamo imbrigliati nella “rush hour” del tardo pomeriggio, ma almeno speriamo che sia così!