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Napoli, parenti dei tre scomparsi in Messico occupano la stazione

"Siamo pronti a tutto anche a bloccare l'aeroporto e l'autostrada per sapere che fine hanno fatto", hanno spiegato

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E' ripresa la circolazione ferroviaria nella stazione di Napoli dopo che i parenti di Vincenzo Cimmino, Raffaele e Antonio Russo, i tre napoletani scomparsi in Messico, hanno occupato lo snodo campano sdraiandosi sui binari e impedendo quindi la partenza di due treni. Dopo un'accesa discusione, le forze dell'ordine hanno prelevato di peso gli occupanti che però si sono detti pronti a tutto "anche a bloccare l'aeroporto e l'autostrada".

"Vogliamo sapere che fine hanno fatto i nostri parenti" - "Chiediamo per l' ennesima volta, dopo nove mesi, per pietà, per carità, aiutateci perché non ne possiamo più", è stato l'appello di Serena, cugina di Vanessa Cimmino, moglie di Vincenzo Cimmino. "I responsabili dei rapimenti sono stati individuati ma le istituzioni italiane non fanno pressione per farsi dire che fine hanno fatto I nostri parenti - ha detto -. Siamo pronti a tutto anche a bloccare l'aeroporto e l'autostrada".

Traffico ferroviario rallentato - Per l'occupazione dei binari il traffico ferroviario da e per Napoli è stato fortemente rallentato. Dopo una completa interruzione delle partenze e degli arrivi dei treni da e per Napoli Centrale, attorno alle 13 la circolazione è ripresa e si va lentamente normalizzando.

Due familiari denunciati dalla polizia - Due tra i familiari dei tre napoletani scomparsi in Messico sono state denunciate dalla polizia con l'accusa di interruzione di pubblico servizio ed oltraggio a pubblico ufficiale. Gli investigatori stanno analizzando le immagini i sistemi di sorveglianza per identificare eventuali altri responsabili.

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