SI ISPIRA AL DISEGNO DI RENZO PIANO

Genova, ecco il progetto per il ponte Morandi presentato da Autostrade al sindaco e commissario Bucci

Ispirato al disegno dell'architetto Renzo Piano, è caratterizzato da un'illuminazione con lampioni di 20 metri a luce sferica. Il primo cittadino del capoluogo ligure: "Aspi in campo per tante cose"

© ufficio-stampa

Un ponte classico e lineare, con travi in acciaio e soletta in calcestruzzo, con nove campate e travi appoggiate classiche. E' la soluzione di Autostrade per l'Italia per ricostruire a Genova il ponte Morandi crollato il 14 agosto. Il progetto, consegnato lunedì sera al sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci, è ispirato dal punto di vista estetico al disegno donato da Renzo Piano.

Lungo 1.054 metri e posto ad una altezza del tutto simile a quella del viadotto crollato, può essere realizzato in nove mesi. Nella soluzione di Autostrade,i sostegni dell'impalcato sono di tipo classico, con sei piloni a forma di 'V' e due a forma di 'I' in corrispondenza delle estremità. La larghezza delle pile a 'V' è 40 metri nel punto più ampio. Entrambi i lati dell'impalcato, nel progetto Aspi, sono dotati di pannelli fonoassorbenti alti tre metri. Il tratto più caratteristico è l'illuminazione: i lampioni ne accompagnano tutta la lunghezza, spiccano per 20 metri sul piano stradale e 'sbucano' dalla parte inferiore con una luce sferica.

Secondo quanto riferito da La Stampa, un maxi-emendamento passato martedì nelle commissioni Territorio e Ambiente alla Camera con i voti della maggioranza, avrebbe "rimesso in pista" Autostrade, nella partita del ponte Morandi. E' stato modificato infatti l'articolo 1 del decreto Genova inserendo gli indennizzi per gli sfollati e riabilitando tutte le imprese (esclusa Aspi) a candidarsi per la ricostruzione. Ma soprattutto, con un secondo emendamento, è stata tolta la parola "propedeutiche" dal comma 7 dell'articolo 1, quello che sancisce l'esclusione del concessionario. In pratica lo stesso comma non si applicherà alle attività che precederanno la ricostruzione del viadotto. Questo permetterebbe di riaprire una porta ad Aspi, ma solo nelle operazioni di demolizione (e non per la ricostruzione).

Immediata è arrivata la smentita "categorica" del M5s: "Non è vero che in Parlamento si sta agendo per ammettere Autostrade per l'Italia ai lavori di ricostruzione di Ponte Morandi a Genova". A chiarirlo è Gianluca Rospi, portavoce M5s alla Camera e relatore del decreto Emergenze. "Sarebbe infatti assurda - spiega - una marcia indietro su questa decisione dopo che sia l'Autorità garante della concorrenza sia l'Anac hanno ritenuto plausibile e fondata la decisione di escludere Autostrade".

Bucci: "Aspi in campo per tante cose" - "L'emendamento dice che Autostrade non può fare il lavoro di ricostruzione del ponte, il resto sono interpretazioni. Che Autostrade possa rientrare dalla finestra è un'interpretazione non corretta. L'emendamento riporta in gioco tutti per le opere che sono propedeutiche, non solo Autostrade, e poi non è detto che si tratti di demolizione, come dice Di Maio, ci sono anche da smaltire i detriti. Ci sono tante altre cose". Lo ha affermato il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci commentando l'emendamento al dl Genova.

Bucci: "Inviteremo mercato anche estero" - "Per la ricostruzione del ponte Morandi noi inviteremo il mercato - ha continuato il sindaco -. Magari alcune società potrebbero accordarsi con alcune aziende che hanno la filiale in Italia ma che sono estere. Ce ne sono parecchie. Ci sono parecchie aziende che hanno l'attestazione Soa, però magari sono aziende straniere che hanno una filiale in Italia e sono certificate qui". Bucci ha quindi precisato: - "Se vedrò che non ci sono offerte come si deve per la ricostruzione allora mi muoverò io però all'inizio il mio dovere è vedere come reagisce il mercato. Io deciderò sulla base delle proposte che verranno fatte: se le proposte non saranno soddisfacenti ho la delega per muovermi".

Toti: ok Aspi per demolizione se fa prima - "Sono d'accordo con tutto ciò che può accelerare la ricostruzione; se per la demolizione si può fare più velocemente con Autostrade ben venga". Lo dice il governatore ligure, Giovanni Toti, a margine del tavolo su Ilva. "Io ad Autostrade avrei chiesto un risarcimento in forma specifica e di fungere da appaltatore per i lavori - ricorda Toti -; l'unica cosa che ho chiesto fin dall'inizio al governo, e chiedo oggi al Parlamento, è un dl legge chiaro, semplice e a prova di ricorsi e che garantisca tempi certi".